Sarà presentato sabato 28 maggio allo Scugnizzo Liberato di Napoli (salita Pontecorvo, 46), nell’ambito del Uè Fest, il nuovo numero (n.8 / maggio 2022) de Lo stato delle città. Dalle 19:30 alle 20:45, i redattori della rivista […]
Il virus e noi. Quello che ancora non sappiamo
15 marzo 2020. Enzo Saponaro è un medico che opera nel brindisino e un intellettuale pugliese la cui attività, tra interventi di base e medicina sociale, si inserisce nella traccia segnata da Rocco Mazzarone, che fu anche uno […]
L’infelicità italiana di Braucci, da lunedì in libreria a Milano
Dal 7 dicembre è in libreria, oltre che acquistabile on-line (sia in formato cartaceo che elettronico), L’infelicità italiana. Vademecum sull’accoglienza, i migranti e noi, di Maurizio Braucci, con copertina di cyop&kaf. Ne […]
Montesanto. La morte di Pietruccio e le vite degli altri
Che cosa ci mancherà di Pietruccio? Intanto che non si chiamava Pietruccio ma Antonio Ferraro, Pietruccio è il nome con cui era noto in tutto il quartiere Montesanto, quel vezzeggiativo di Pietro ereditato dal suo bisnonno il […]
Responsabilità e sogni di chi fa cultura
“Nei sogni cominciano le responsabilità” è un racconto di Delmore Schwarz e un presupposto consigliabile ai collettivi di artisti e lavoratori dello spettacolo e della conoscenza che in questi giorni stanno animando la scena napoletana. Ridefinire il concetto di cultura, come sembra che essi vogliano fare, è un vasto e importante obiettivo che prima di ogni cosa non deve fondarsi
Salvatore Vitagliano, il ritratto del silenzio
Salvatore Vitagliano, pittore e scultore napoletano, incarna un’anima della città vicina più al silenzio e alla meditazione che al frastuono e all’esuberanza delle rappresentazioni che questa terra vulcanica ha imposto di sé. Vitagliano ricuce nelle sue opere quel rapporto, a un certo grado impari, tra Natura e Ragione, decantato da narratori e filosofi dell’Europa non toccata dal mare, conchiuso nella vita
Ahmad Rafat, vietato filmare Teheran
Jafar Panahi, il pluripremiato regista iraniano autore di film come Il cerchio, vincitore del festival di Venezia nel 2000, è stato condannato nel suo paese a sei anni di reclusione e a venti di interdizione dall’attività di regista, con una sentenza confermata durante il processo d’appello del 15 ottobre 2011. In Iran oggi la libertà di espressione politica ma anche artistica è violata con minacce,