MONiTOR Italia
  • Home
  • temi
    • culture
    • iniziative
    • italia
    • lavoro
    • migrazioni
    • recensioni
    • rifiuti
    • sanità
    • scuola
  • città
    • bologna
    • milano
    • napoli
    • roma
    • torino
  • foto
    • fotoreportage
    • fotogallerie
  • autori
  • edizioni
  • napoli MONiTOR
italia
27 Aprile 2015

Buffoni o criminali. Quella città senza via di scampo

Alessandro Cocorullo
(archivio disegni napolimonitor)

Pur attingendo a un repertorio ampiamente noto, un internauta napoletano è riuscito a ottenere un po’ di notorietà attraverso la pagina facebook e il sito auanasgheps. Luca Fiorentino, ideatore del sito, ha pubblicato anche due libri. La vis comica consiste in uno schema ripetuto in modo organico: con un linguaggio che mescola il dialetto all’italiano, infarcito di espressioni volgari, esprime opinioni sui maggiori eventi cittadini o nazionali, come anche su diversi topoi della comicità popolare: i disagi negli ospedali napoletani, la venuta del Papa in città, il matrimonio, il napoletano a Milano, la guida turistica della città, e così via. Lo sviluppo del copione è scontato: un campionario di personaggi ridicoli, vagamente cattivi, ignoranti, alle prese con tutti i loro limiti, serviti al lettore per il suo diletto. Per sfruttare la massima diffusione su internet, l’autore si cimenta con i temi di maggiore attualità che solleticano l’opinione pubblica media, come la recente diatriba tra pizza e hamburger, privilegiando un punto di vista necessariamente diverso – una pizza, quella napoletana, fatta con i peggiori ingredienti – per raccogliere il maggior numero di visite.

Seppur formalmente diverso, l’intervistatore Luca Iavarone di fanpage.it colleziona con un meccanismo simile milioni di visite sulla sua pagina. Iavarone riprende un filone già ampiamente sfruttato dalle tivù nazionali, chiedendo ai napoletani la loro opinione sui temi del momento: la morte di Andreotti, l’anniversario di Eduardo De Filippo, il Papa, il miracolo di San Gennaro, le letture preferite. Ci viene servita in questo modo una galleria di persone che ignorano chi siano i più famosi attori o registi, che non hanno mai letto un libro in vita loro, che zoppicano nel linguaggio, che si lasciano andare a esternazioni colorite in occasione delle grandi feste cittadine; persone che l’autore prova a mettere in difficoltà per esaltarne i limiti. Nonostante qualche sortita fuori da Napoli, il maggior successo Iavarone lo raccoglie proprio in città.

I due, Iavarone e Fiorentino, seppur per strade diverse, propongono all’utente una parte della cittadinanza napoletana sotto la lente del carnascialesco, del grottesco, del comico perché menomato. A godere di questo spettacolo è quella parte dei cittadini che si sente rassicurata a vedere rappresentati gli abitanti delle classi più basse come fenomeni da baraccone, quando invece non li percepisce come potenziali criminali. A quest’ultimo compito sono chiamati i giornali e la politica, con i loro proclami sulla sicurezza, gli slogan per la legalità laddove i diritti più elementari sono negati, le campagne denigratorie sui quartieri malfamati, le minoranze etniche, i marginali. Una parte della città non riesce a vedere l’altra se non attraverso due filtri: il buffonesco o il delinquente. Non diversamente dai sans papiers di Hugo, sospesi tra arte circense e stregoneria, questa maggioranza muta di abitanti, che abita popolatissime porzioni della città, è usata a vario titolo e secondo la bisogna ora per scopi ludici ora politici. Dall’altra parte di questo filo, infatti, possiamo incontrare la tragica vicenda di Davide Bifolco, l’adolescente freddato da un carabiniere mentre fuggiva in motorino per le strade del Rione Traiano. Immediatamente dopo i fatti, parte della città non ebbe problema a schierarsi contro il ragazzo, e i media evidenziarono le sue origini, la condanna del nascere in un quartiere difficile, il non uso del caso, la forzatura del posto di blocco e la compagnia di un pregiudicato (queste ultime due circostanze entrambe smentite). Uno schema riprodotto anche per il tifoso azzurro Ciro Esposito, solo riportato su scala nazionale, dove al quartiere si è sostituita la città intera, e l’accusa non viene più mossa dalla piccola borghesia partenopea ma da quella nazionale. E così, per un singolare rovesciamento, il moto d’orgoglio contro il vilipendio nazionale accomuna i giovani ultras delle periferie e il sindaco benecomunista, gli opinionisti benpensanti ai cittadini senza voce che affollano le nostre periferie. (alessandro cocorullo)

Share on Facebook Share on Twitter Share on Google+
Previous Article Il 25 aprile e i partigiani che ci meritiamo
Next Article Milano in fiamme. L’Expo e il corteo del primo maggio

Related Posts

  • Nel distretto pratese qualcosa si muove, dopo l’aggressione agli scioperanti e il corteo per la libertà sindacale

  • Fantasmi dietro le sbarre. Svanire nell’ombra del 41bis

  • Non dimenticare Palermo. Un mercato dell’usato da smantellare

  • Caso Dal Corso, tutti gli errori nelle indagini sulla morte del detenuto nel carcere di Oristano

Leave a Reply

Appuntamenti

Edizioni MONiTOR

Lo stato delle città, n°12

Lo stato delle città, n°11

Lo stato delle città, n°10

Lievito

La memoria bucata

Lo stato delle città, n°9

Confini

Le guarattelle

Lo stato delle città, n°8

Le fragili alleanze

Lo stato delle città, n°7

La settimana santa

L’estate è finita

La Venere degli stracci

Lo stato delle città, n°6

Baby Gang

Lo stato delle città, n°5

Lo stato delle città, n°4

Solidi

Detti

Lo stato delle città, n°3

Lo stato delle città, n°2

Risalendo la china

Quartieri Spagnoli

L’infelicità italiana

Lo stato delle città, n°1

Lo stato delle città, n°0

Heroes

Qualcosa che bruci. Oroscopo di Foucault

Il cielo in una stanza

Lo sparo nella notte

La città orizzontale

Grigio

Primavera breve

Fino all’urdemo suspiro

Vai mo

Palude

iL SINDAKO

Lo stato della città

Il fuoco a mare

La sfida

Odissee

SOSTIENI!

Lo stato delle città / LA RIVISTA

NEWSLETTER

Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy.

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Fotoreportage

Storie Disegnate

Napolimonitor.it 2006 > 2015

Lo stato della città / IL LIBRO

Chi siamo

Napoli Monitor è stato un mensile cartaceo, in edicola dal 2006 al 2014.
A partire dal 2010 è un sito di informazione e approfondimento.
Dal 2015 pubblica anche libri e dal marzo 2018 la rivista “Lo stato delle città”.

contatti

La redazione di Napoli Monitor è ai Quartieri Spagnoli (via Emanuele De Deo 63/a, 80134 – Napoli) – info: redazione@napolimonitor.it

MONiTOR Italia
© Copyright 2015. Proudly supported by dopolavoro and Shift-Left