Venerdì 19 maggio, alle ore 18:00, l’Associazione culturale Banchi Nuovi invita a partecipare all’incontro che si terrà nella propria sede, in via Sedile di Porto 33, per annunciare la prossima riapertura al pubblico della Biblioteca Ramondino-Neiwiller (allestita dieci anni fa in via del Grande Archivio e divenuta luogo di assemblee, conferenze e mostre).
Per l’occasione interverranno: Rosaria Cordone (lavoratrice Banchi Nuovi-Sol Cobas); Enrico Pugliese (professore di sociologia); Enzo Gragnaniello (cantautore); Olga Padula (curatrice della biblioteca). Saranno presenti amici e familiari di Fabrizia Ramondino e Antonio Neiwiller.
Nel corso della serata verranno proiettati due brevi filmati sulle iniziative agit-prop dei Disoccupati organizzati dei Banchi Nuovi e dei lavoratori dell’albergo Londra e Ambasciatori, datati 1976 e 1977 (20 minuti circa).
Lavoratrici e lavoratori della manutenzione stradale Banchi Nuovi-Sol Cobas daranno testimonianza sul valore e sulle prospettive della biblioteca. Saranno presenti inoltre E Zezi Gruppo operaio e Fatima Mahfud (rappresentanza in Italia del Fronte Polisario).
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“Nelle varie tappe della loro organizzazione e della loro lotta [i disoccupati organizzati] hanno costruito una preziosa mappa della città, tale che nessun geografo potrebbe farla a tavolino. Una mappa militare in primo luogo per l’organizzazione delle manifestazioni; una mappa delle varie articolazioni del potere politico da combattere; una mappa dei vari settori del lavoro nero, dai quali molti disoccupati provenivano e nei quali non volevano continuare a rimanere o tornare; una mappa delle grandi fabbriche e dei servizi dove hanno lottato per trovare lavoro denunciando i processi di ristrutturazione e il clientelismo nelle assunzioni; una mappa dei monumenti storici della città che hanno usato ai fini di propaganda rovesciandone il valore simbolico; una mappa dei mezzi di comunicazione di massa, delle loro tendenze politiche, della disponibilità di alcuni lavoratori del settore a garantire una informazione democratica e di sostegno alla lotta per il lavoro; una mappa dei luoghi dove organizzarsi, dai comitati di quartiere alla aula magna delle varie facoltà universitarie; e dei luoghi più propizi alla propaganda capillare nei vari quartieri: crocicchi, fermate nevralgiche dei mezzi di trasporto, bar, biliardini, piazze, associazioni varie. Questa mappa non è stata studiata a tavolino da esperti e dirigenti, ma è stata faticosamente co- struita con l’esperienza nel corso della lotta col contributo oscuro di ciascuno dei partecipanti. Non è nemmeno scritta, ma solo fissata nella memoria di migliaia di proletari precari e di giovani”. (fabrizia ramondino, 1980)
“Edificare questi luoghi come custodia. / Mantenere vivo un sentimento del mondo e delle possibilità dell’uomo. / Non è inevitabile tutto ciò che accade. / Non è inevitabile!!!! / Le regole dell’economia / e le regole dell’umano. / Lo sviluppo non è progresso / dal punto di vista umano, / ormai non più. / Esiste una logica franca che ci sovrasta. / Bisogna / che tra i termini / umano ed economico / ci sia un rapporto”. (antonio neiwiller, 1993)
“Appartengo ad una terra che mi ha fatto vedere particolari colori, che mi ha fatto sentire particolari rumori. Questa è ricchezza… come è ricchezza in qualsiasi altro posto della terra… le differenze esistono, le differenze vanno difese, bisogna combattere, avere il coraggio di combattere… in questa parte del mondo più bisognoso… Si tenesse ’o viento aret’ ’e spalle, primma me cummigliasse, po’ me facesse varca, e te venesse a piglià!”. (antonio neiwiller, 1991)
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