Nulla si crea, tutto si distrugge. Così scriveva il compianto Ezequiel Balestro nel suo capolavoro Profondità, struggente romanzo dedicato alle vicende di alcuni minatori boliviani. Una frase che spesso risuona nella mia scatola cranica e che sovente riecheggia negli angoli freddi del mio animo quando mi dedico alla rassegna stampa. L’escalation verso il peggio prosegue, si salvano solo gli ortaggi più simpatici.
Vola la produzione di pomodoro: + 10% Italia terzo produttore dopo Usa e Cina (il mattino, 15 dicembre).
Ci sarebbe da intavolare un discorso sul caporalato, sulla Puglia, sull’indipendentismo basco e sul ruolo delle donne nell’impresa di Pola. Ma qui il terreno si sbriciola, abbiamo il conflitto in testa, da un momento all’altro si finisce tutti in acqua.
Blitz della Finanza davanti all’area protetta dei Bagni della Regina Giovanna. Pescati duecento chili di datteri, distrutti chilometri di costa (antonino siniscalchi, il mattino, 16 dicembre).
Ti vedo in difficoltà, cosa ti succede? Vuoi fumare?
Un fenomeno che assume dimensioni patologiche in alcune zone della Campania: a Napoli, per esempio, su cento pacchetti ritrovati per strada ben trentacinque risultano non destinati al mercato italiano. Il contrabbando di sigarette finanzia la criminalità organizzata internazionale, ma anche i gruppi terroristici. (a.s., corriere del mezzogiorno, 15 dicembre).
Ah, non vuoi fumare più? Vedi, caro amico, tra pochi mesi Napoli eleggerà il nuovo sindaco. L’indimenticato operaista Berardo Dini, nel suo trattato Chi semina terrore raccoglie miseria, scriveva: “L’uomo eletto dal popolo ha il dovere di rappresentarne i disagi: sul suo volto bisogna leggere la preoccupazione, non la serenità”.
Lettieri: «Non capisco come si possa mentire in questo modo». (metropolis napoli, 15 dicembre).
Vini all’asta, così Bassolino cerca fondi. Atmosfera più da Mercante in fiera che da Sotheby’s, prezzi medi di aggiudicazione sui centocinquanta euro a cassa, record a uno Spes del 2008, battuto a centosettanta euro all’ex amministratore di Bagnolifutura Mario Hubler. Ma anche un paio di contese al rialzo fra Santangelo e l’ex assessore comunale Agostino Nuzzolo, mentre Galluppi strappa a settanta euro un pezzo unico, un Taurasi del 2007. Invenduti invece alcuni prodotti del Sannio alluvionato, fra cui un Moscato Santiquaranta che invano Alfano propugna come ricavato da un vitigno estinto e poi recuperato. […] E fa scandalo l’affermazione del banditore: «Il Taurasi è il nostro Barolo», contestata da un: «Eh no, il Taurasi è Taurasi». (repubblica napoli, 16 dicembre).
Ranieri: «Se serve sono pronto per non far prevalere il passato». (valerio esca, il mattino, 17 dicembre).
Ranieri, stai sereno, nessuno te lo chiede. Lascia prevalere il passato, dai.
Centrodestra allo sbando, centrosinistra nel caos, spunta un nuovo candidato alla carica di primo cittadino di Napoli. È Manfredi Nappi, avvocato amministrativo. Un movimento civico quello che sostiene l’avvocato, “Napoli Attiva”, composto da alcune associazioni, tra cui Alpi, Cittadinanza Attiva in difesa di Napoli e Punto a capo. «L’obiettivo – spiegano – è, soprattutto, abbattere il “sistema bassoliniano” e quello “arancione”, contrastando la candidatura a primo cittadino, dell’ex sindaco Antonio Bassolino e la ricandidatura dell’attuale primo cittadino, Luigi De Magistris». (cronache di napoli, 19 dicembre).
Progressisti d`Europa uniamoci (titolo in prima)
Progressisti d`Europa unitevi (titolo all’interno)
(l’unità, 18 dicembre).
Voltagabbana, bandiere ammainate, foderi che combattono e sciabole che restano appese. Sezioni deserte e sindaci in mezzo alla strada. Jervolino e Velardi, Santangelo e Marco Nonno, Bassolino e Valenzi. I volti di un tempo e le facce di ora. Gli sgorbi di domani. La bellezza che c’era, te la ricordi?
Pon-pon di carta colorata e canti festosi hanno accolto ieri il cardinale Crescenzio Sepe all’istituto Virgilio IV di Scampia. Il cardinale, dopo l’incontro con i piccoli dell’asilo, ha visitato il laboratorio di matematica delle elementari e quello di ceramica della scuola media. «Mi tremano i piedi», ha detto Morena, cinque anni, emozionata. «A me trema il cuore nell’essere tra voi angioletti», le ha risposto Sepe intenerito. (il mattino, 18 dicembre).
Cara Morena, cinque anni, tu hai fatto tremare il cardinale Sepe. Io pure tremo, non so più dove attingere, dammi una speranza anche tu. Devo arrivare a domenica? A domenica non so se ci arrivo, ma se ci arrivo voglio leggere Il Mattino.
L’uomo, in fondo, non sa cos’è, cosa vuole e dove va. – Il vento fa fare ginnastica agli alberi. – ‘O sole mio lo trovi solo a Napoli. – Non ho avuto la fortuna di nascere a Napoli. Spero di avere quella di morirvi, fra le braccia di Reginella. – Vorrei essere fra le loro braccia: di una napoletana e anche fra quelle di un’altra. – Ogni volta che vado a Napoli, mi domando perché non ci sono andato prima. (fumo e arrosto di roberto gervaso, il mattino, 20 dicembre).
(a cura di palanza)
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