MONiTOR Italia
  • Home
  • temi
    • culture
    • iniziative
    • italia
    • lavoro
    • migrazioni
    • recensioni
    • rifiuti
    • sanità
    • scuola
  • città
    • bologna
    • milano
    • napoli
    • roma
    • torino
  • foto
    • fotoreportage
    • fotogallerie
  • autori
  • edizioni
  • napoli MONiTOR

UN SANTO AL GIORNO # 17 Novembre: Sant’Elisabetta d’Ungheria

(disegno di luogo comune)
(disegno di luogo comune)
Non si può dire che una volta perdessero tempo nello sposare le figliole, se Andrea II d’Ungheria, cugino dell’imperatore di Germania, fidanzò la sua Elisabetta a soli 4 anni! Aveva ragione quello scrittore, che protestava contro certi genitori troppo previdenti, dicendo: «Le maritano nella culla!” È anche vero che il fidanzato, Luigi, dei duchi di Turingia, non aveva molto di più: 11 anni. Si sposarono quando Luigi ne aveva 20 ed Elisabetta 14. E fu un matrimonio felice. «Se io amo tanto una creatura mortale” diceva Elisabetta alla serva Isentrude «quanto dovrei amare di più il Signore, immortale e padrone di tutti!”.

Ella amava teneramente Luigi, e Luigi amava lei, per la sua bellezza, la sua gentilezza e la sua grazia. Non ch’ella si rendesse  seducente con mondani accorgimenti. Tutt’altro. Tra le gentildonne della Turingia, ornate e superbe, la duchessa era quasi disprezzata per la sua semplicità nel vestire e per la sua modestia nel vivere. Niente trine, niente maniche larghe, niente guanti, niente corone in testa. Un velo nero era tutto il suo ornamento. E in chiesa, sotto quel velo nero, la duchessa quindicenne era sempre in preghiera.
Nel castello di Wartburg, poi, non sì distingueva quasi di tra le serve, sempre in faccende, quasi mai in ricevimenti. D’altra parte, la giovanissima duchessa avrebbe avuto poco tempo per le distrazioni mondane. A 15 anni aveva avuto il suo primo figlio; a 17 una figlia; a 20 un’altra figlia, ed era già vedova da 20 giorni!
Il marito trovava eccessiva la devozione della moglie. Elisabetta, per esempio, si faceva svegliare di notte, all’insaputa del marito, per pregare, inginocchiata al lato del letto coniugale. Isentrude, incaricata di ciò, tirava i piedi della signora. Ma una notte, nell’oscurità, tirò quelli del duca, che venne così a sapere dell’abitudine ascetica della moglie. “Anche quando il marito viveva” dichiarò poi la serva “ella era come una religiosa: umile e caritatevole, tutta dedita alla preghiera”. E aggiunse: “Compiva tutte le opere di carità nella più grande gioia dell’anima e senza mai mutar di volto”.

Nell’estate del 1227 Luigi parte per la Crociata, mentre Elisabetta attende il terzo figlio. Dopo tre mesi, al castello giunge un messaggero abbrunato. Il duca è morto in Italia. “Morto!” grida Elisabetta “e con lui è morto ogni mio bene nel mondo».

Ora è povera. Si veste di bigio, come le Terziarie francescane, e si dedica tutta alle opere dì misericordia. Uno zio vorrebbe che si risposasse. Dopo tutto non ha che vent’anni! Ella risponde curando i lebbrosi e i tignosi, e mettendosi sotto la direzione spirituale di un religioso terribilmente esigente, che per ogni piccola ammenda le infligge la flagellazione. Ed ella accetta ogni umiliazione, pensando alle rose, che quando sono sommerse dall’acqua sembrano morire, ma, passata la piena, si raddrizzano più belle e fiorenti di prima.
Per quattro anni  – nell’età più bella e più cara: da 20 a 24 anni – fa vita di estrema penitenza e di intensa carità
Non meraviglia se, sulla sua tomba. sbocciarono subito i miracoli. (torna ai santi)

Appuntamenti

Edizioni MONiTOR

Lo stato delle città, n°12

Lo stato delle città, n°11

Lo stato delle città, n°10

Lievito

La memoria bucata

Lo stato delle città, n°9

Confini

Le guarattelle

Lo stato delle città, n°8

Le fragili alleanze

Lo stato delle città, n°7

La settimana santa

L’estate è finita

La Venere degli stracci

Lo stato delle città, n°6

Baby Gang

Lo stato delle città, n°5

Lo stato delle città, n°4

Solidi

Detti

Lo stato delle città, n°3

Lo stato delle città, n°2

Risalendo la china

Quartieri Spagnoli

L’infelicità italiana

Lo stato delle città, n°1

Lo stato delle città, n°0

Heroes

Qualcosa che bruci. Oroscopo di Foucault

Il cielo in una stanza

Lo sparo nella notte

La città orizzontale

Grigio

Primavera breve

Fino all’urdemo suspiro

Vai mo

Palude

iL SINDAKO

Lo stato della città

Il fuoco a mare

La sfida

Odissee

SOSTIENI!

Lo stato delle città / LA RIVISTA

NEWSLETTER

Manteniamo i tuoi dati privati e li condividiamo solo con terze parti necessarie per l'erogazione dei servizi. Per maggiori informazioni, consulta la nostra Privacy Policy.

Controlla la tua casella di posta o la cartella spam per confermare la tua iscrizione

Fotoreportage

Storie Disegnate

Napolimonitor.it 2006 > 2015

Lo stato della città / IL LIBRO

Chi siamo

Napoli Monitor è stato un mensile cartaceo, in edicola dal 2006 al 2014.
A partire dal 2010 è un sito di informazione e approfondimento.
Dal 2015 pubblica anche libri e dal marzo 2018 la rivista “Lo stato delle città”.

contatti

La redazione di Napoli Monitor è ai Quartieri Spagnoli (via Emanuele De Deo 63/a, 80134 – Napoli) – info: redazione@napolimonitor.it

MONiTOR Italia
© Copyright 2015. Proudly supported by dopolavoro and Shift-Left