Sono in uscita in questi giorni i prossimi due libri delle edizioni Monitor.
In Vai Mo, storie di rap a Napoli e dintorni, Antonio Bove ricostruisce la breve ma intensa storia del rap napoletano interrogando direttamente i protagonisti della scena. Dai primi graffiti sui muri dei Colli Aminei alle sfide di break dance nel parco della Floridiana a fine anni Ottanta, fino alla fioritura delle Posse nei centri sociali alla metà dei Novanta. Dalle notti del centro storico passate a improvvisare rime intorno a un bidone fino alla nascita delle crew nell’hinterland, dal rap duro della periferia ai più recenti successi sanremesi. ShaOne, Polo, Zulu, Speaker Cenzou, 13 Bastardi, Co Sang, Lucariello, Clementino e tanti altri: nelle voci dei rapper di Partenope le vicende di un movimento artistico, ma anche trent’anni di vita cittadina ai margini della “storia ufficiale”.
Palude. Gianturco, dal pantano all’industria e ritorno, è invece un viaggio nell’ex zona industriale di Napoli. Un libro di immagini e testi, un racconto filtrato dall’obiettivo della macchina fotografica che, focalizzandosi sulla pittura murale di Diego Miedo, illumina un paesaggio in abbandono. Nelle storie degli abitanti – raccolte e rielaborate da Davide Schiavon – emerge la nostalgia per gli anni dell’industria, quando le strade erano vive e affollate, ma anche per il territorio vergine dell’infanzia, quando l’espansione a est della città era appena iniziata e la campagna paludosa, resa fertile dal leggendario fiume Sebeto, era ancora fonte di vita per i parulani.
A breve, info sulla distribuzione e le prime presentazioni.
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