Iniziano le belle giurnate. E si vedono i turisti. Il turista è l’animale più egocentrico prima ancora del cane e dell’uomo. Infatti percorre migliaia di chilometri per fotografarsi vicino alle rovine. Manco le guarda le rovine. Ci si fotografa direttamente. Spalanca un sorriso da professionista e scatta ovunque esso si trovi. Se non trova rovine, si organizza con mazze e ruspe e le crea. Terminate le rovine, continua a fotografarsi dove capita: autobus, metro, esterni di ospedali, muri. I turisti camminano allo stesso modo, guardano allo stesso modo, chiedono le stesse informazioni, hanno tutti il pedigree appeso al collo. Se qualche turista dovesse ferirsi alla coda, chiamare subito l’ente del turismo. Se nessuno dovesse rispondere, mettere delicatamente il turista in uno scatolo bucato e portarlo al centro LIPU più vicino. E questo era il nuovo pezzo per NapolitMonitor. Bello, solare, semplice. Sembra quasi un ragazzo. Non offende nessuno. Non crea disagio. Non sporca. È talmente bello che può anche essere solo visto senza essere letto. È da ieri che sto immobile qua davanti al Monitor. In tutto quarantasette ore. Ringrazio Nino Frassica per avermi aiutato a scriverlo. (nicola vicidomini)
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