UN SANTO AL GIORNO # 1 giugno: San Giustino
Filosofo cristiano e cristiano filosofo, racconta Giustino che, insoddisfatto delle risposte avute dalle varie filosofie, si ritirò in un luogo deserto, in riva al mare, a meditare. Un vegliardo un giorno, al quale aveva confidato la sua delusione, gli rispose che nessuna filosofia poteva appagare lo spirito umano, perché la ragione è incapace a garantire il pieno possesso della verità senza un aiuto divino.
Fu così che Giustino a trent’anni scoprì il cristianesimo e per proclamare al mondo questa scoperta scrisse le sue due Apologie. Scrisse successivamente altre opere, almeno otto, tra cui la più considerevole si intitola Dialogo con Trifone ed è ricordata perché apre la via alla polemica antigiudaica nella letteratura cristiana. Le Apologie restano però il documento più importante, perché apprendiamo come si spiegava il cristianesimo in quell’epoca e come venivano celebrati i riti liturgici, in particolare il battesimo e l’eucarestia. Qui non ci sono argomentazioni filosofiche, ma testimonianze di vita nella primitiva comunità cristiana, alla quale Giustino è felice di appartenere: «Io, uno di loro…». Una affermazione che poteva costare la vita. E infatti Giustino pagò con la vita la sua appartenenza alla chiesa, denunciato a Roma da un sedicente filosofo cinico, Crescenzio, con il quale aveva disputato a lungo. Anche il magistrato che lo giudicò, Rustico, era un filosofo stoico, amico e confidente di Marco Aurelio.