UN SANTO AL GIORNO # 1 settembre: Sant’Egidio
Nato da nobile famiglia in Atene, passò i primi anni della sua vita nel paese natio. Di ingegno profondo, colto, amante della pietà, conquistò la benemerenza del popolo e dei prìncipi, ma sprezzante di tutto fuggì da Atene e si recò in Francia, ritirandosi in un luogo deserto presso la foce del Rodano. Poco dopo stabilì in una foresta la sua dimora, vivendo in preghiera, fra austerità e digiuni. Si nutriva di erbe, radici, frutti selvatici, dormiva su nuda terra e con un sasso come guanciale, ma una cerva si recava quotidianamente al suo rifugio per fornirgli il latte.
Scoperto durante una partita di caccia da Flavio re dei Goti, entrò nelle grazie del sovrano, e per i molti miracoli operati fu conosciuto in tutta la Francia sotto il nome di “santo taumaturgo”. Spinto dal popolo e pregato dallo stesso re ad abbandonare il romitaggio per recarsi alla corte, non cedette, ma ottenne che il re gli donasse quella selva. Il re vi fabbricò così un monastero che regalò a Egidio. Al monastero accorsero un gran numero di giovani desiderosi di vivere sotto la sua direzione, con le regole di San Benedetto.
Con questi giovani poté incivilire la regione, dissodò campi, fertilizzò terreni fino ad allora incolti, aprì vie di commercio e predicò Gesù convertendo i peccatori e inducendoli a penitenza. Molti si stabilirono vicino al monastero così da formare una città che ora porta il suo nome. Dopo la sua morte, quando cioè i calvinisti profanavano i santuari della Linguadoca, le reliquie del santo vennero trasferite a Tolosa ove si conservano tuttora.