UN SANTO AL GIORNO # 15 dicembre: Santa Virginia
![(disegno di salvatore liberti)](http://napolimonitor.it/wp-content/uploads/2017/12/5_Santa-Virginia-15-Dicembre-SL.png)
Figlia del doge di Genova, scoprì ancora fanciulla la vocazione allo stato religioso, confidando alla madre di voler entrare in un monastero. Ma la madre morì e Virginia non poté realizzare il suo proposito, perché il padre l’aveva promessa sposa a Gaspare Bracelli, di nobile e ricca famiglia genovese, erede di grandi fortune, ma dedito alla vita godereccia e al gioco. Quando Virginia lo seppe, si sfogò in lacrime, ma per docilità al padre accettò. Il matrimonio fu per lei una scuola di santificazione personale. Due figlie, Lelia e Isabella, lo rallegrarono, ma le inclinazioni del marito esplosero, ne logorarono la gracile fibra e lo ridussero in fin di vita, lontano dalla famiglia. Virginia, che aveva tentato in tutti i modi di ricondurlo sulla via retta, corse al suo capezzale, lo curò nel corpo e nello spirito., prima di vederlo morire il 13 giugno 1607. Quel giorno stesso la Santa, appena ventenne, col voto di castità, fece a Dio il dono di tutta se stessa, rifiutando le seconde nozze offertele dal padre; si dedicò al lavoro, all’educazione delle due figlie, e alla promozione dell’Opera delle chiese povere rurali, alla quale donava denaro e vestiti.
Nell’inverno del 1624, migliaia di profughi si riversarono nella città di Genova dalla Liguria di Ponente, invasa dai franco-piemontesi. Una notte Virginia udì il pianto di una fanciulla abbandonata al freddo della strada, l’accolse nella sua casa e le disse: « Tu starai con me e sarai mia figlia». Presto le fanciulle salirono a quindici, il primo costituirsi d’una famiglia in cui trovarono rifugio centinaia di vittime di quegli avvenimenti che sconvolsero Genova e l’Italia settentrionale tra la fine del secondo decennio del 1600 e l’inizio del terzo. Alla guerra successe la depressione economica; poi la fame e la peste, con un immenso seguito di miseria.
Allora Virginia, che già nel 1626 aveva rinunciato ai suoi beni a favore dei poveri, allargò la sua carità, fondando le ausiliarie delle Signore della Misericordia. Il suo programma divenne più articolato quando, qualche anno più tardi, fondò le Cento Signore della Misericordia, protettrici dei poveri, per l’aiuto a domicilio dei bisognosi. Glorificata da estasi e visioni moriva il 15 dicembre 1651, all’età di sessantaquattro anni. (torna ai santi)