UN SANTO AL GIORNO # 18 novembre: Dedicazione delle basiliche dei Santi Pietro e Paolo
Come l’anniversario della dedicazione del tempio di Gerusalemme era giorno solenne presso gli ebrei, cosi i cristiani celebrano la consacrazione delle loro chiese. Tra questi luoghi sacri che gli apostoli resero celebri e che i cristiani venerano, il primo fu la Confessione o tomba di San Pietro.
Si dice che Pietro fosse sepolto, subito dopo la morte, nel luogo stesso del martirio, sul colle Vaticano. San Paolo invece, decapitato alle Acque Salvie, venne deposto lungo la via Ostiense, fuori le mura di Roma e precisamente ove ora sorge l’attuale e grandiosa basilica in suo onore. L’imperatore Costantino, dopo aver fatto costruire la prima chiesa in Laterano, ne fece fabbricare sette altre a Roma e un numero importante in tutta Italia. La prima delle sette chiese romane, situata sul Colle Vaticano, fu dedicata a San Pietro; la seconda la fece sorgere lungo la via Ostiense, poco distante dal luogo del martirio di San Paolo e a lui fu dedicata.
Dopo oltre undici secoli, l’antica basilica vaticana minacciava di cadere, quando sotto il pontificato di Giulio II, nel 1506, fu riedificata secondo l’attuale disegno e nuovamente consacrata da Urbano VIII il 18 novembre del 1626. I più grandi artisti del tempo, come Bramante, Raffaello, Michelangelo e Bernini, vi lavorarono. Sotto i suoi altari si conservano le reliquie di un gran numero di Papi martiri e di santi; ma le più preziose sono quelle di Pietro, poste sotto un altare detto della Confessione, su cui solo il pontefice può celebrare la messa.
La ricchissima basilica di San Paolo, che il 18 luglio 1823 fu distrutta da un incendio, venne riedificata anche essa e riconsacrata dal pontefice Pio IX il 10 dicembre 1854. (torna ai santi)