UN SANTO AL GIORNO # 2 novembre: commemorazione dei defunti
La ricorrenza di questo giorno fu stabilita per suffragare le anime che si trovano ancora nel Purgatorio. Antichissimo è d’altronde l’uso della Chiesa di pregare per i defunti, perché vengano liberati dalle loro pene. Tertulliano lo dice di origine apostolica e scrive: “Noi facciamo ogni anno l’anniversario dei morti, secondo le tradizioni dei nostri antenati”.
Nel X secolo, Sant’Odilone, abate di Cluny, ordinò a tutti i conventi da lui dipendenti di cantare la sera del 1 novembre l’Ufficio dei defunti, e che il giorno seguente i sacerdoti celebrassero la messa per tutte quelle anime che si trovavano ancora nel Purgatorio. Quest’usanza a poco a poco divenne universale e la Chiesa la inserì nella sua liturgia il 2 novembre, giorno scelto da Sant’Odilone. Fu inteso come un dovere di carità dovuto a tutte le anime, specialmente quelle che non hanno chi si ricordi di loro.
Durante la Grande guerra, infine, quando tutto il mondo piangeva i suoi morti, il Pontefice Benedetto XV estese a tutta la cristianità un privilegio che già esisteva in Spagna, permettendo che il 2 novembre ogni sacerdote celebrasse tre messe in suffragio dei defunti: la prima applicata secondo le intenzioni dell’offerente, la seconda per tutti i fedeli defunti e la terza secondo le intenzioni del Papa. (torna ai santi)