UN SANTO AL GIORNO # 20 gennaio: Santi Fabiano e Sebastiano
Poco si legge nella storia di San Fabiano, ma è celebre per il modo con cui fu eletto a reggere la cattedra di San Pietro, rimasta vacante per la morte di Sant’Antero. I fedeli di Roma si erano raccolti per l’elezione del nuovo pastore, scegliendo Fabiano, venuto di fresco dalla campagna, che non si sarebbe mai immaginato di essere l’eletto dal Signore. Questi stavano in orazione, pregando lo Spirito Santo a intervenire, quando si vide una luce scendere dal cielo, e una colomba che leggermente venne a posarsi sul capo di Fabiano. Essendo poche altre volte lo Spirito Santo intervenuto così visibilmente nella elezione del pontefice, i fedeli elessero Fabiano a loro pastore. Ferveva allora la persecuzione contro i cristiani, e contro Fabiano i Gentili scaricarono il loro odio. Così lo catturarono e lo uccisero. Era l’anno 250.
San Sebastiano nacque a Narbona (Francia), ma fu educato a Milano. Apparteneva all’armata dell’imperatore, godendo uno dei primi posti ed era caro a tutti per le sue qualità; lo stesso imperatore l’aveva in grande stima, e lo fece capitano dei pretoriani. Sebastiano però cominciò a credere che quelle ricchezze, quelle dignità erano lacci che il demonio gli tendeva, e in cui cercava di prenderlo. Avrebbe lasciato subito ogni cosa, se non fosse stato mosso dal desiderio di portare aiuto ai cristiani perseguitati. Conservò così la veste militare ma anche un ardente spirito di fede, convertendo molti alla religione di Cristo ed aiutando i martiri in tutti i modi. Quando i pagani si accorsero dello spirito di Sebastiano avvisarono l’imperatore, il quale, chiamato il milite a sé, si lamentò con lui perché così male corrispondesse ai favori ricevuti. Il santo rispose che gli era sempre rimasto fedelissimo e che più di ogni altro gli sembrava di aver corrisposto ai suoi favori. Anzi egli nor pregava per l’imperatore i falsi dei, ma l’unico vero Dio, che solo e veramente poteva far del bene alla sua persona.
Ciononostante, Diocleziano lo fece legare ad un palo, ordinando che fosse ucciso a colpi di frecce. (torna ai santi)