UN SANTO AL GIORNO # 22 luglio: Santa Maria Maddalena
![(disegno di manincuore)](http://napolimonitor.it/wp-content/uploads/2017/07/22-luglio-723x1024.jpg)
Maria, soprannominata Maddalena dal castello di Magdala, località situata nella costa occidentale del lago di Tiberiad, ove nacque. Peccò molto nella sua giovinezza, ma illuminata dalla divina grazia pianse i suoi peccati e mutò vita. Liberandola dai “Sette Demoni” Gesù la fece diventare sua discepola. Sul calvario sfidò l’ira dei nemici di Gesù, assistette alla morte del suo maestro, e non s’allontanò se non dopo la sepoltura. Non vide l’ora che trascorresse il sabato, per correre a imbalsamare con profumi e aromi il suo corpo, e fu la prima ad avere la grazia di vederlo risorto.
La domenica mattina, sull’albeggiare, Maria corse al sepolcro, ma affacciatasi non vide più nulla. Piena di angoscia, mentre le lacrime cominciavano a scendere, si affacciò e guardò nuovamente. Due angeli vestiti di bianco le chiesero: «Donna, perché piangi?». Ella rispose: «Perché hanno portato via il mio Signore e non so dove l’abbiano messo». Detto ciò si voltò e vide Gesù in piedi, senza però riconoscerlo. Gesù le disse: «Donna, perché piangi? Chi cerchi?». Lei , pensando che fosse l’ortolano, gli disse: «Signore, se l’hai portato via tu, dimmi dove l’hai messo e io lo prenderò». Gesù le rispose: «Maria?». Maria si voltò ed esclamò: «Rabbunì!», che in aramaico vuol dire “Maestro buono”. Così le disse Gesù: «Non mi toccare, perché non sono ancora asceso al Padre; ma va’ dai miei fratelli e di’ loro: “Ascendo al Padre mio e Padre vostro, Dio mio e Dio vostro”.
Salito Gesù al cielo, Maria Maddalena fu perseguitata e gettata su una vecchia nave senza vela e senza remi. Venne abbandonata in balia delle onde, ma miracolosamente approdò a Marsiglia. Scelse per dimora una squallida spelonca e quivi visse per trent’anni in penitenza, preghiera, lacrime e digiuno nutrendosi esclusivamente della presenza degli angeli. Lì morì il 22 luglio del 66. Fu sepolta a Saint Maximin-la-Sainte Baume, dove i monaci dell’ordine di San Cassiano vegliano ancora oggi sul suo sepolcro e tomba in alabastro.