Ora che si è conclusa la serie tv “Gomorra”, portandosi via anche malumori e polemiche, può essere utile tornare su un modo sempre più diffuso di rappresentare Napoli attraverso l’opposizione tra bene e male, esaltando la sua natura ambivalente ma annullando anche tutte le sfumature, che sono in fondo il sale del ragionamento e della creazione artistica. La produzione di Sky

Bagnoli raccontata dai vinti
Sabato 24 maggio alle 10,30, nel circolo Ilva di Bagnoli, Guido D’Agostino, Maria Antonietta Selvaggio e Francesco Soverina hanno presentato il libro di Aurelia del Vecchio “Un luogo preciso, esistito per davvero. L’Italsider di Bagnoli” (2014, Polidoro editore). Del Vecchio, ex impiegata dell’Italsider, militante del PCI e della FIOM negli anni Settanta e Ottanta, utilizza lo strumento del memoriale per tornare su

La casa per i rom è ancora un tabù
da Repubblica Napoli 20 maggio 2014 Lunedì scorso gli assessori comunali alle politiche sociali e all’urbanistica hanno presentato, in una seduta di consiglio dell’8° Municipalità a Scampia, la delibera del 14 marzo scorso con la quale si prospetta la realizzazione di un “villaggio rom” in località Cupa Perillo a Scampia. Tre giorni dopo il consiglio comunale ha approvato il progetto

Scampia, il quartiere delle fiction e quello della realtà
Da: Repubblica Napoli del 3 maggio “Ci sono luoghi in cui il male ha un nome antico”. “Le colpe dei padri ricadono sui figli”. “Sangue chiama sangue”. “Il male è tra noi”. Immagini di una limousine tra le Vele di Scampia, richiami di sentinelle bambine, pistolettate, colpi di grazia, sventagliate di kalashnikov. Bar che esplodono, blitz di polizia, imprecazioni, ordini,

Punta Corsara, il teatro non è un gioco
Conversazione con Emanuele Valenti sul progetto Punta Corsara appena concluso. Quattro anni di formazione per giovani attori, tecnici e organizzatori teatrali. Ma anche il tentativo di portare il teatro di ricerca a Scampia, a partire dall’auditorium A metà degli anni Novanta esisteva un posto denominato “Il Cerriglio”, tre stanze umide e screpolate, una dentro l’altra, in fondo a un vicolo stretto e in salita alle

Antonio Neiwiller vent’anni dopo
Da Repubblica Napoli del 19 aprile Un piccolo libro appena uscito, dal titolo “Neiwiller, un poeta per amico” (Alessandro Polidoro editore), scritto da Gennaro Di Vaio con un’appendice fotografica di Mauro Abate, ci ricorda che sono passati poco più di vent’anni dalla morte di Antonio Neiwiller, protagonista della stagione del teatro sperimentale a cavallo tra gli anni Settanta e Novanta, come autore, attore

Pozzuoli, la casa del parto e la catena di montaggio dei tagli cesarei
Da Repubblica Napoli del 9 aprile Per la mattina di sabato 12 aprile una rete di cittadini e associazioni ha organizzato a Pozzuoli, in località La Schiana, un pic-nic di protesta davanti al giardino di quella che doveva essere la Casa di Maternità della Asl Napoli 2 Nord, a poca distanza dal presidio ospedaliero di Santa Maria delle Grazie, una

A tutto campo. Come cambia il gioco del pallone
Da Repubblica Napoli del 23 marzo Una domenica mattina dello scorso febbraio. Partita del campionato di calcio di terza categoria allo stadio comunale Hugo Pratt di Scampia. Sulle gradinate, più di duecento spettatori. Alcuni, muniti di petardi e fumogeni, li accendono per festeggiare il gemellaggio tra le due squadre. Il gestore del campo, forse messo in agitazione dall’inusuale affollamento, allerta gli agenti del

Poggioreale, la cacciata dei Rom. E la giunta chiude gli occhi
Da Repubblica Napoli del 14 marzo Qualche giorno fa, nella prestigiosa cornice del Maschio Angioino, il vicesindaco di Napoli presenziava all’inaugurazione di una mostra fotografica dal titolo “Urban Survivors”, un viaggio per immagini in cinque grandi baraccopoli mondiali “dove sopravvivere è una sfida quotidiana”. Nella giornata di ieri lo avreste cercato invano, il vicesindaco, tra le baracche di via del

Nola e Pomigliano: il futuro della fabbrica incerta
Da Repubblica Napoli del 28 febbraio – Dieci giorni fa è passato quasi inosservato il suicidio di Giuseppe De Crescenzo, quarantatreenne operaio della Fiat di Pomigliano d’Arco, distaccato da alcuni anni nel cosiddetto “polo […]