Uno dei paradossi di questi tempi di crisi è il gran parlare che si fa del connubio tra arte e impresa, tra cultura e profitto, associando sempre più spesso la parola creatività ai termini che oggi identificano un’impresa di successo: l’innovazione, la coesione sociale, lo sviluppo sostenibile. Sono numerose le fondazioni che indicono bandi in cui promettono finanziamenti cospicui a chi

Erased, di Eduardo Castaldo. La rivincita del fotoreporter
Per chi è abituato ad assistere a una mostra in uno spazio espositivo neutro come quello di una galleria o di un museo, con le opere solitamente disposte sulle pareti e il senso spesso suggerito in maniera didascalica, Erased, la mostra fotografica di Eduardo Castaldo, potrebbe suscitare un felice stupore o non essere di facile lettura. Al di là del giudizio sulla

Un assordante silenzio sullo scandalo Mercadante
Le vicende che negli ultimi mesi hanno ruotato intorno ai due principali teatri napoletani (San Carlo e Mercadante) sono state caratterizzate da una tracotanza umana e istituzionale. Le quindici assunzioni a tempo indeterminato “pianificate” mediante concorso per bando pubblico, in realtà già decise a monte (salvo un caso), sono state – a detta della direzione del Mercadante – una parte fondamentale

Raccogliere erbacce in favela. Appunti sull’educazione popolare
Giovedì 26 febbraio 2015 all’Asilo in vico Maffei 4, Napoli, dalle 16 alle 18 si terrà un incontro organizzato dal gruppo di studio Deco[k]now. Il tema in discussione sarà Diseducazioni ribelli: l’educazione popolare come pratica politica. Contropedagogie da Buenos Aires a Napoli. Interverranno: Alioscia Castronovo, Giovanni Zoppoli, Maurizio Braucci, Francesco Festa, Michele Vitolini. * * * L’impressione che si ha del Brasile, nell’osservare l’ambito

Pino Daniele, l’addio di un uomo in blues
«Cuori pazzi, i nostri». È così che Pino Daniele aveva commentato, ventuno anni fa, celando il dolore, la telefonata con cui un giornalista del Mattino gli annunciava la morte del suo amico fraterno Massimo. Esattamente come lui, questa notte, Daniele è morto quando a scoppiare è stato il cuore, quel cuore che lo ha logorato negli ultimi suoi anni di vita,

Aliano senza luna. Note sul festival di paesologia
Agosto sta per finire, le sere di Aliano rilasciano nell’aria una vibrazione forse inconsueta. I vicoli del centro antico risuonano di musiche e poesie declamate, cresce il vociare fra banchetti e capannelli e il brusio si diffonde mentre […]

Franco Ricciardi, il nuovo disco e il David di Donatello
Da: Il Corriere del mezzogiorno del 12 giugno 2014 Elegantissimo, impeccabile nel suo smoking, visibilmente emozionato. Era Franco Ricciardi, mentre riceveva martedì sera il David di Donatello per la canzone ‘A verità, colonna sonora del film Song’e Napule, premiato come miglior brano dell’anno. «Si è visto quanto ero emozionato, vero? Ero contento come un bambino, ma va bene così. Secondo me è questo lo spirito

Bagnoli raccontata dai vinti
Sabato 24 maggio alle 10,30, nel circolo Ilva di Bagnoli, Guido D’Agostino, Maria Antonietta Selvaggio e Francesco Soverina hanno presentato il libro di Aurelia del Vecchio “Un luogo preciso, esistito per davvero. L’Italsider di Bagnoli” (2014, Polidoro editore). Del Vecchio, ex impiegata dell’Italsider, militante del PCI e della FIOM negli anni Settanta e Ottanta, utilizza lo strumento del memoriale per tornare su

Kureishi, postcolonialismo e Manchester United
Questa intervista è la versione integrale di un articolo pubblicato dal Corriere del Mezzogiorno il 2 maggio scorso. “Mi chiamo Karim Amir e sono un vero inglese. Più o meno”. È così che comincia il libro più famoso di Hanif Kureishi, uno dei più noti scrittori del suo paese, drammaturgo, sceneggiatore, regista e, appunto, vero inglese. Più o meno. Di padre pakistano e

Antonio Neiwiller vent’anni dopo
Da Repubblica Napoli del 19 aprile Un piccolo libro appena uscito, dal titolo “Neiwiller, un poeta per amico” (Alessandro Polidoro editore), scritto da Gennaro Di Vaio con un’appendice fotografica di Mauro Abate, ci ricorda che sono passati poco più di vent’anni dalla morte di Antonio Neiwiller, protagonista della stagione del teatro sperimentale a cavallo tra gli anni Settanta e Novanta, come autore, attore