Per chi l’aveva conosciuto in anni lontani di militanza in centri sociali e poi ne aveva perso le tracce, pur sapendo che lavorava in fabbrica da qualche parte nel centro-nord, la ricomparsa di Giovanni Iozzoli come autore […]

Spegnersi o ricominciare. Gli operai del sociale si raccontano
Un mese fa erano vent’anni dall’occupazione del Damm, centro sociale a Montesanto. Un luogo che ancora esiste, spinto avanti nel tempo da un’inerzia sempre più flebile. Una delle sue caratteristiche, inedita per i posti occupati […]

La città orizzontale. Trasformazione urbana come guerra civile
Il libro di Stefano Portelli, La ciudad horizontal. Urbanismo y resistencia en un barrio de casas baratas de Barcelona (Edicions Bellaterra), è la tappa importante di una ricerca intrapresa più di dieci anni fa in parte condotta […]

Sguardi in ascolto. Louisiana, documentario di Roberto Minervini
È nei dettagli che si percepisce a pieno il valore di Lousiana (The other side), documentario presentato a Cannes nella sezione Un Certain Regard e ultimo lavoro di Roberto Minervini, regista italiano trapiantato nel sud degli Stati Uniti. Dettagli che appaiono attraverso le immagini di una telecamera intenta a seguire istintivamente la vita dei suoi protagonisti, così come apparirebbero all’occhio

Neomelodici e camorristi, due punti di vista
Sono usciti in questi ultimi mesi due libri che parlano di musica neomelodica, e che si prefiggono di indagare – da punti di vista e con modalità diverse – il rapporto tra il genere musicale e il sistema della criminalità organizzata napoletana. Il primo è Napoli sotto traccia. Musica neomelodica e marginalità sociale, dell’antropologo newyorchese Jason Pine. Pine parla nello

Alessandro Siani, aspettando il miracolo
Se non fosse sintomo di un incontrollabile contagio, farebbe pure sorridere la schizofrenia con cui la stampa e la città esaltano, negli stessi giorni, le “napoletanità atipiche” di due grandi ormai del passato come Pino Daniele e Francesco Rosi, e il lavoro del più noto e a quanto pare apprezzato esponente dell’attuale cinema comico partenopeo, Alessandro Siani. Ora, Siani è

Enzo Moscato e la scrittura (bene)detta
In principio fu la voce, il brusìo del tramando. La chiacchiera che di nonno in nipote, di padre in figlio si conficca nei padiglioni auricolari e – goccia a goccia – si fa carne. L’alito della narrazione che salendo e scendendo, dai bassi alle logge, finisce col posarsi nel nero delle unghie di quei ragazzini che – fujenno fujenno –

Song’e Napule. La solita musica dai Manetti Bros
Non capita tutti i giorni di imbattersi in un film, un libro, un disco, che si riveli in tutto e per tutto l’opposto di ciò che vorrebbe essere o per cui prova a propagandarsi. Song’e Napule, ultimo film dei Manetti Bros, ambientato sotto il Vesuvio e al cinema in questi giorni, fa parte a pieno titolo di questa schiera. La

Castellammare, il sogno (infranto) di una cosa
È uscito in periodo di campagna elettorale per le elezioni a sindaco di Castellammare di Stabia il libro del giornalista Matteo Cosenza (Il compagno Saul, Rubbettino Editore). L’autore, nato a Castellammare e ritornato in città dopo trent’anni, direttore del Quotidiano della Calabria e candidato alle scorse elezioni per una lista civica sostenuta da coloro che, oltre a vedere in lui

De Lucia, la salvezza è nell’uso del suolo
Da Repubblica Napoli del 24 aprile 2013 Prosegue con l’ultimo libro di Vezio De Lucia Nella città dolente, uscito per le edizioni Castelvecchi, il racconto del paese e dell’Italia repubblicana iniziato con Se questa è una città. La storia si arricchisce di nuovi capitoli e spunti di riflessione, e trova ora una sua compiutezza, non foss’altro per il fatto che