Parte con precisione svizzera il corteo convocato questo pomeriggio in piazza Mancini per protestare contro le politiche ambientali regionali degli ultimi anni, e proporre una via alternativa nella gestione del ciclo rifiuti oltre che la risoluzione dell’emergenza riguardante l’inquinamento da rifiuti tossici dei terreni. Sono decine di migliaia i partecipanti da tutta la Campania, ma anche quelli arrivati su pullman partiti

Verso il 16 novembre: le ragioni di una mobilitazione
Manca poco al fiume in piena che attraverserà Napoli. Si moltiplicano ovunque le adesioni. Per tanti che negli ultimi tempi si sono avvicinati ai gruppi in difesa di ambiente e salute sarà l’occasione per riconoscersi in migliaia d’altri e rafforzare lo slancio. Per coloro che fanno parte dei comitati storici consolidatisi sui fronti di quindici anni di lotte ambientali in Campania,

La lotta è mia e la gestisco io. Resistibile ascesa di un capopopolo
Sabato 26 ottobre 2013 nel calendario delle lotte ambientali in Campania verrà ricordato come il giorno della mobilitazione generale per la Terra dei Fuochi. Un evento annunciato già da qualche settimana (non senza creare divisioni tra i comitati che cercavano di coordinarsi) e cresciuto a dismisura in poco tempo grazie al tam-tam in rete e a una campagna pubblicitaria mirata anche

Inceneritore a Giugliano: nuove prospettive su una vecchia emergenza
Giugliano in Campania è il comune non capoluogo di provincia più popoloso d’Italia; fa parte dell’area oggi sotto i riflettori per l’elevata concentrazione di inquinamento e di malattie che vi si riscontrano. La sua amministrazione comunale è stata sciolta ad aprile per infiltrazione mafiosa. I sette milioni di balle di rifiuti maleodoranti presenti sul suolo giuglianese, e accatastate a palazzine, dovevano essere il risultato

L’inceneritore e le ceneri di Acerra
Estratto dal capitolo 3. Le ceneri di Acerra del libro Napoli a piena voce, annuario della redazione di Napoli Monitor pubblicato nell’ottobre 2012 da Bruno Mondadori. * * * Lo studio di casa Mennitto è foderato di libri. Per guadagnarsi da vivere Franco salta da un incarico all’altro come giornalista e docente

Pianura, cinque anni dopo la rivolta
“…già, si dovrebbe dire qualcosa del lutto, un giorno o l’altro – si dovrebbe dire qualcosa del nero – d’o nniro ‘e seccia – ca ccà scorre a semmènza – presque un petit ruisseau – dentro gli animi e per le scalinatelle…” Enzo Moscato, Partitura C’è un zona tra Pianura e Quarto che per trent’anni è stata la più grande pattumiera d’Italia, con

Rifiuti, l’ultimo atto dei Pellini di Acerra
“Non decorre la prescrizione perchè il pericolo è tuttora presente”. È a questo punto della requisitoria del magistrato Maria Cristina Ribera che gli applausi e le esortazioni riempiono l’aula di tribunale. I cittadini e i rappresentanti di comitati e associazioni, seduti fino a quel momento in un assorto silenzio, rompono per un istante la solennità di un processo di portata storica.

Registro tumori, una vittoria dei comitati
Giro a vuoto per dieci minuti tra i giardini dell’istituto oncologico Pascale, credendo che l’appuntamento sia all’interno dell’ospedale. Da una cancellata poi vedo la lunga catena che va velocemente intrecciandosi. Saranno circa duecento le persone accorse oggi per manifestare contro l’impugnazione, decisa dal governo Monti, della legge regionale che istituisce il registro tumori in Campania. In realtà la manifestazione si è
Scura è la notte. Roghi e pregiudizi
Dark was the ground, and cold the night… Per raccontare quel che l’altro ieri è successo a via Cinquevie nel campo rom tra Afragola e Caivano c’è bisogno di un momento di onestà. Bisogna guardarsi dai percorsi obbligati verso cui i pensieri guidano le folle spaventate, bisogna imporsi lucidità, fredda ragione, empatia, memoria accurata, sguardo d’insieme. Antidoti al terrore, subito e

Roghi tossici, cronache da Caivano
È notizia di oggi che la regione Campania sarebbe pronta a mettere in atto un nuovo piano di sorveglianza contro i roghi di rifiuti tossici, esplicitamente stimolato dalla pressione dei comitati. In attesa che i proclami si materializzino, il Coordinamento comitati fuochi continua a riunirsi, a discutere e a cercare di mobilitare cittadini e istituzioni. Prossimo appuntamento per questa sera,