ALLA RICERCA DELLA CAREZZA PIÙ LIEVE / L’OROSCOPO DI FOUCAULT
(le immagini dei segni sono disegnate da cyop&kaf)
“Anch’essi emersero dalla notte. Si guardarono e sorrisero. Rimase quel sorriso? Non era troppo in pericolo? Non venne sacrificato alla risata stridula, indizio di insormontabile solitudine? Il sorriso rimase, a lungo, anche dietro un lieve velo di lacrime. Rimase fra noi come un segnale segreto e meraviglioso: sei qui? E l’altro rispondeva: e dove dovrei essere?” (Christa Wolf)
ARIETE – Bisogna evitare ogni forma di contatto, questo ci sentiamo ripetere da molti giorni e ancora per molto lo sentiremo ripetere, come giusto che sia. Dovremmo allora ricordarci che “con-tatto” implica il toccare, ma è anche saper dire le cose con garbo e delicatezza. Se è bene rispettare la prima regola, quella fisica, nulla vieta in questo momento di utilizzare tutto il nostro tatto quando prendiamo parola. In molti si adeguano al linguaggio da guerra, tanti invocano esercito e polizia, ovunque si pratica il gioco della caccia all’untore. Ognuno pensa che la propria verità vada urlata in faccia al proprio vicino, tutti a cercare un colpevole e pochi a fare del proprio senso di responsabilità il filo con cui costruire legami sociali. Ha scritto Christa Wolf: “La guerra modella gli uomini di cui si appropria”. Ecco se vogliamo possiamo fare qualcosa ed evitare che questo accada a noi e a chi ci è vicino. Come fare, visto che in isolamento è tutto più difficile? Come ha scritto Francesco Scarabicchi: “Portate in salvo dal freddo le parole”, poi alimentate la vostra fantasia su come violare la cupa fortezza che imprigiona il linguaggio quotidiano. Le guerre lasciatele agli eserciti, l’odio ai nemici, la nostra è una lotta che cuce assieme gli affetti e viaggia spedita verso l’estate. Passa questo tempo che passerà.
TORO – In questi giorni di studio ho scorso sulle pagine di un vecchio testo questo passaggio sul segno del Toro: “Il soggetto è testardo, ostinato, perseverante, ha sempre bisogno di un trampolino, di un pungolo per mettersi in moto e per prendere partito. Quando ha trovato il suo punto di appoggio allora è in grado di sollevare il mondo”. Mi sono chiesto, per voi che per trovare il punto di appoggio avete bisogno di camminare per strade che vi offrono idee, spazi e orizzonti, cosa si può fare in questi giorni di forzata clausura? Ho il gioco che fa per voi, e si chiama Ritrovare i ricordi smarriti, da una idea di Roger-Pol Droit, che spiega: “Fate il seguente esperimento, prendetevi una buona mezz’ora di tempo e sedetevi su una poltrona. Chiudete gli occhi e partite alla ricerca del ricordo perduto con fermezza e volontà. […] Ma non dovete partire a caso. Seguite dapprima il filo dei vostri pensieri riguardo al lavoro, le vacanze, gli avvenimenti storici o familiari. Prendete come guida virtuale un viso, un anno, un luogo, un’emozione. Seguite, girate, scavate, non forzate, non insistete troppo. Lasciate che tutto emerga spontaneamente […], penetrate, rovistate, bighellonate dentro di voi e scoprirete come se fossero funghi o tartufi, i ricordi invisibili in superficie”. Ora che l’accesso al mondo esterno è limitato, che dite di fare un giro più lungo in quello interiore? Scommettiamo che ci sono più ricordi di quanto immaginate?
GEMELLI – Ha scritto Max Jacob che i nati dei Gemelli sanno trarre il miglior profitto da ogni cosa e che hanno il dono di sorvolare rapidi senza mai insistere troppo. In effetti chi ha a che fare con i Gemelli ha sempre la sensazione di dirigervi facilmente e non si accorge di essere condotto dove voi volete. Viene dunque da chiedersi se questo basta per vivere e sopravvivere in una fase di oggettiva emergenza. Bisogna rispettare le regole e le indicazioni in tema di salute, avere senso di partecipazione civile, sapere che occorre farlo per noi e per tutti coloro che ci sono attorno. Fatto ciò, però, non bisogna rinunciare a ciò che siete, anzi più che mai nelle prossime settimane ci sarà bisogno della leggerezza di cui siete portatori. Tra i suoi giochi filosofici, Roger-Pol Droit ne ha elaborato uno che sembra pensato apposta per voi e si chiama Fare dappertutto teatro, ovvero scrive il nostro amico filosofo: “I momenti in cui ci si sente veramente giù di corda sono quelli in cui finiamo per credere che la vita è una cosa seria. […] Reagire a questa incresciosa tendenza fortunatamente non è molto complicato. Almeno all’inizio, può bastare il fatto di trasformare ogni situazione in una scena teatrale”. È davvero difficile saper sorridere nel dolore, trovare la parola lieve che smorza la tragedia senza trasformare tutto in farsa. Ma se c’è qualcuno che sa farlo, ecco tocca a voi. Coraggio, si va in scena.
CANCRO – Condividiamo con voi, armati di una corazza sottile come il profilo di un ciliegio in fiore, le incertezze di questi giorni. Anzi, tra tutte le domande possibili di queste prossime settimane vi poniamo quella cruciale: dove si trova l’energia per attraversare questo stato di eccezione che ci leva i baci, le strette di mano, gli abbracci e in cambio ci offre paura e un nemico invisibile? Qualche tempo fa, in un libro di esercizi filosofici leggevo di questo esercizio immaginato da Roger-Pol Droit che si chiama Osservare la polvere in un raggio di sole. Funziona così: “Una stanza alquanto buia. Imposte socchiuse. Attraverso esse un raggio di sole. […] Nella luce che attraversa l’ombra si stagliano innumerevoli scintillii. È certamente uno degli spettacoli più emozionanti e più magici che gli uomini possano contemplare. Migliaia di piccolissime schegge che trattengono e riflettono la luminosità piroettano, girano, passano e ripassano. […] Frammenti di traiettorie, puri lampi di vita. Il confine tra la luce e le tenebre è improvvisamente così rigido, netto e diretto che ci sembra quasi possibile toccarlo con mano. Il brulichio delle particelle appare e scompare dall’altra parte della barriera. Ed è qui che è possibile sognare”. Quindi è inutile che facciamo le pulizie a casa, direte? Spiritosi, no certo. Vuole dire che invisibile non è solo il nemico, ma lo sono anche le trame di affetti tessute negli anni, pronte a ricordarci che c’è sempre una luce ai confini con il buio. Una luce che non si spegne mai.
LEONE – Ecco qui, si realizza l’incubo peggiore per un Leone; da un lato un nemico invisibile e dall’altro lo stare rinchiusi. Perché sappiamo che non temete imprese purché la sfida sia in campo aperto e i vostri occhi abbiano il pieno controllo del campo di gioco. Eppure, dalla vostra avete l’abilità di afferrare molto in fretta l’essenziale delle cose e anche di adattarvi a situazioni che sembrano impossibili a sopportarsi. Come trarre profitto da una situazione che di profitto ha ben poco? La prima regola è lavorare sul vostro corpo: inserite nella vostra vita quotidiana esercizi e pratiche yoga, concentratevi per almeno un’ora al giorno su muscoli e respirazione. La seconda regola riguarda i pensieri: uscite dal flusso continuo di informazioni e notizie, aprite una breve finestra informativa sulle fonti istituzionali che vi serva per agire con responsabilità, ma non dovete stare dietro a ogni cosa. La terza regola è costringervi a parlare anche di altri argomenti, a meno che non siate medici impegnati sul tema. Vi chiederete, quanto resta della notte? Una previsione certa è difficile, ma la notte passerà. E finirà con le parole di Christa Wolf: “Anch’essi emersero dalla notte. Si guardarono e sorrisero. Rimase quel sorriso? Non era troppo in pericolo? Non venne sacrificato alla risata stridula, indizio di insormontabile solitudine? Il sorriso rimase, a lungo, anche dietro un lieve velo di lacrime. Rimase fra noi come un segnale segreto e meraviglioso: sei qui? E l’altro rispondeva: e dove dovrei essere?”. Ci saranno sorrisi come segreti meravigliosi.
VERGINE – Il problema non sono i dettagli, ma distinguere quali dettagli fanno la differenza e quali no. Perché se ogni giorno tutto diventa più veloce, se riceviamo più notizie, informazioni, stimoli, l’amore per il particolare, spinto all’estremo, genera un effetto contrario. Così attenti ai particolari del mondo, da perdere la visione del mondo nel suo insieme. L’isolamento e la quarantena possono amplificare questo desiderio di perfezione che solo l’amore e il contatto fisico con gli altri umani possono sovvertire o ridurre a più mite mediazione. Comunque, questa capacità di memoria e attenzione fa parte del vostro fascino. Rimane sempre valida una bellissima definizione che Max Jacob diede dei nati sotto il segno della Vergine: “Vanno sfogliati”. Così ricchi di conoscenze, aneddoti, documenti, “sfogliarvi” è il modo migliore per gli altri per imparare nuove cose e allo stesso tempo comprendervi un po’. Ora, cosa fare durante questo tempo di domicilio e quarantena? Vi suggeriamo un gioco, semplice, Scrivere in bella grafia che Roger-Pol Droit sintetizza così: “Potrete scrivere tutto quanto vi passa per la mente, ricordi d’infanzia, la lista della spesa, nuovi insulti, parodie dei rapporti di polizia, cartoline delle vacanze, […] l’essenziale è che ogni volta non vi curiate affatto del significato delle frasi. L’esperimento consiste nel provare che l’avanzamento delle linee, la calligrafia delle pagine, che si succedono una dopo l’altra, sono a sé stanti rispetto a ciò che le frasi vogliono dire. Da un lato vi è l’agitarsi delle nozioni, della sintassi e dei sentimenti […], dall’altro il pulsare della grafia”. Rimettete ordine negli spazi bianchi, in attesa che riprenda la vita vissuta.
BILANCIA – Scommettiamo che in queste settimane siete stati tra i più ligi alle misure indicate dal governo in materia di salute pubblica (stendiamo un pietoso velo su quelle regionali) e allo stesso tempo siete stati tra i più critici (a ragione veduta) di questa classe dirigente politica? Nessuna contraddizione, perché sono giuste e corrette entrambe le posizioni. E poi, come diceva un vecchio manuale di astrologia, i nati sotto il vostro segno “sono quel che si dice persone molto dolci; non sempre sono comodi”. Ed è di questo di cui c’è bisogno, di una dolcezza che non sia accomodante, di una sensibilità che non sia silenzio, di occhi che sappiano cercare la tenerezza all’orizzonte senza per questo diventare mielosi. Ora questo tempo che ci fa prigionieri (e lo diciamo con tanto rispetto per chi in prigione c’è davvero) può determinare una sospensione delle nostre vite materiali, ma non deve determinare la sospensione dei pensieri e della tensione verso un mondo migliore. Sì, migliore, nonostante i virus, gli esseri umani che di umanità non hanno nulla e nonostante le persone che giocano al poliziotto e al delatore; perché questa sofferenza non sia vana non basta che serva a fermare una malattia, ma deve aprire la strada a un futuro diverso. Il compito per voi è presto detto, come insegna Calvino: non farsi mai troppe illusioni e non smettere di credere che ogni cosa che farete potrà servire.
SCORPIONE – Tempo di bilanci e concretezza, continuo lavoro di equilibrio nel tenere testa alla vita pratica e nell’esercizio dei desideri custoditi in segreto. Nel tempo della paura abbiamo il dovere di essere concreti e custodire con cura il bagaglio a mano delle cose importanti. Come fare a tenere insieme la dimensione della concretezza e la complessità della nostra vita interiore? Roger-Pol Droit, filosofo e giornalista francese, ha scritto un piccolo libro di esercizi filosofici che tengono assieme, come trama di tessuto, l’esperienza concreta e la vita intima e segreta. A voi, che siete segno di contatto e anima, suggeriamo questo piccolo esercizio che si chiama Partire alla ricerca della carezza più lieve. Di che si tratta? Lo spiega con chiarezza lo stesso Roger-Pol Droit: “La carezza più lieve ha effetti infiniti. Dedicate la vostra esistenza al loro censimento. Dovrete in particolare confrontare le conseguenze a seconda che sfiori alcune zone del viso, della schiena, del ventre o del sesso, tenendo conto del percorso seguito. Nondimeno è necessario cogliere e riflettere sulle differenze tra la carezza fatta a sé o all’altro o ancora che l’altro vi fa”. In queste settimane di distanza forzata, distacchi e assenza di abbracci, è un censimento che si fa come riserva di memoria e promessa di futuro. La carezza più lieve ha, davvero, effetti infiniti.
SAGITTARIO – La prima volta che ho avuto a che fare con il nuoto in piscina e mi sono lanciato in corsia schiaffeggiando l’acqua con così tanta energia da rimanere senza fiato dopo i primi cinquanta metri, l’istruttore ha scosso, sorridendo, il capo e ha detto: «Non così». “Non si va per forza ma per velocità, non devi trascinarti, ma scivolare, non inseguire l’acqua ma segui la linea che disegna il tuo corpo”. Insomma forse non ha detto proprio così che sembra il maestro Kesuke Miyagi, però il senso era questo. Poi ha anche aggiunto: «Non essere rigido e impara a orientarti anche nell’acqua (dividi le vasche per serie, programma le pause, conta le bracciate). Lascia andare il tuo corpo, i pensieri lo seguiranno senza impaccio». Qui non dirò se e quanto ho imparato a nuotare, ma che mi è venuto in mente un racconto di Francis Scott Fitzgerald, Il nuotatore, il cui protagonista ricomincia una nuova vita, “ripulendosi” dalla precedente imparando a nuotare. Ecco, in queste settimane di fermo forzato, mi sembra che le regole del nuoto vadano più che bene per tutti i programmi di vita futura che state immaginando. Ha scritto Apuleio: “Per vivere, proprio come per nuotare, va meglio chi è più privo di pesi, ché anche nella tempesta della vita umana le cose leggere servono a sostenere, quelle pesanti a far affondare”. Costruite un futuro senza pesi.
CAPRICORNO – È difficile dire cosa vi pesi di più in questi giorni, se le notizie dolorose che giungono per la situazione sanitaria o i comportamenti egoisti e irrazionali di alcune persone. Conoscendovi un po’ direi la seconda. Ha scritto Camus: “Nel mondo ci sono state in egual numero pestilenze e guerre; e tuttavia pestilenze e guerre colgono gli uomini sempre impreparati. Il dottor Rieux era impreparato, come lo erano i nostri concittadini, e in tal modo vanno intese le sue esitazioni. In tal modo va inteso come anch’egli sia stato diviso tra l’inquietudine e la speranza. […] I nostri concittadini non erano più colpevoli di altri, dimenticavano di essere modesti, ecco tutto, e pensavano che tutto era ancora possibile per loro, il che supponeva impossibili i flagelli. Continuavano a concludere affari e a preparare viaggi, avevano delle opinioni. Come avrebbero pensato alla peste, che sopprime il futuro, i mutamenti di luogo e le discussioni? Essi si credevano liberi, e nessuno sarà mai libero sino a tanto che ci saranno i flagelli”. Ecco, dunque, penserete: «Ho proprio ragione io!». Eppure il perenne avere ragione, dice il poeta, in fondo è terra bruciata. In questi giorni in cui ce n’è gran bisogno, mettete la vostra razionalità a disposizione di chi vi è accanto, senza esercizio di giudizio, a indicare la via stretta che si può percorrere tra l’inquietudine e la speranza. Perché lo stesso Camus ci insegna “quello che semplicemente si impara in mezzo ai flagelli: che ci sono negli uomini più cose da ammirare che da disprezzare”.
ACQUARIO – In queste settimane di prudente isolamento accade di passare da uno stato d’animo di fiducia e speranza a uno di cupo timore del futuro. Accade, come capitano le lacrime, improvvise e serrate a fare uscire il dolore che opprime il petto e il cuore. Qualche giorno fa persona cara mi ha scritto per dire: “Piango più volte in una giornata”. Mi sono venute in mente – ma non ho avuto prontezza a rispondere – le parole di Victor Hugo: “Gli occhi che piangono di più sono anche quelli che vedono meglio”. Un vecchio libro di astrologia dice che i nati sotto il vostro segno “aspettano davanti alle porte con straordinaria pazienza”. Non so quanto sia così vero, considerata la vostra capacità, in certe situazioni, di buttar giù porte e pareti, però per le prossime settimane dovremmo fare affidamento a questa dote. Questa attesa ha, però, delle regole che formano un gioco. Lasciate andare le lacrime, che scorrano pure sotto la porta chiusa a innaffiare il prossimo cammino, poi prendete un quaderno nel quale ogni giorno annotare tre pensieri o riflessioni: uno sul vostro passato, uno sul presente e uno sul futuro. Infine, immaginate con cura i colori dei fiori con cui riempirete la vostra casa. Sarete pronti quando la porta si aprirà.
PESCI – Che dire, a nessuno credo fosse capitato festeggiare il compleanno in zona rossa. Non dico chi sa quali feste avreste fatto, ma qui nemmeno il minimo sindacale. Eppure, anche nell’estremo sono possibili gesti riconcilianti. Una persona a me cara ha ricevuto in regalo (a debita distanza) un fiore di carta e un biglietto dolcissimo provenienti dalla cella un carcere. Ci sono piccoli gesti che sono la ricompensa di settimane di passione. Questo mi ha fatto pensare al filosofo Roger-Pol Droit che suggerisce un gioco che si chiama Insediarsi nel mondo dei piccoli gesti. Scrive il nostro: “Credere che esista soltanto un mondo è un grossolano errore. […] Per percepire questo stato di cose, tentate di insediarvi nel mondo dei piccoli gesti. Allontanate dai vostri ricordi tutto quello che ha attinenza con la musica, i suoni, i colori, le forme, i sapori. Cercate di ritrovare nella vostra memoria soltanto movimenti, spostamenti, sensazioni tattili, il percorso dei piccoli gesti. Alcuni vi hanno sicuramente segnato; se ne rimangono sepolti sotto tutto il resto. Voi conoscete i vostri gesti. Ritrovateli. Constatate che tra loro si riconoscono, che ordiscono un mondo a parte, il mondo dei piccoli gesti, che esiste indipendentemente. Esploratelo, ma sappiate che non vi si circola come nel mondo degli altri ricordi. Tuttavia di tanto in tanto vale la pena occuparsene un po’. Per spostarvi da un gesto all’altro procedete per contiguità come se fosse un itinerario, una catena, una serie di tracce per andare avanti. In ogni caso non è possibile smarrirsi”. A me i primi che vengono in mente sono: un sorriso a un treno in arrivo, un braccio sottobraccio prima di un esame, un abbraccio dopo una discussione di tesi. E i vostri, quali sono? In questi giorni di forzato riposo, insediatevi nel mondo dei piccoli gesti e custoditeli con cura.
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