«Io so’ er Presidente, so proprietario de tutto l’isolato, la gente viene qui a trovare me, vabbè pure pe’ ritrovasse fra de loro, va’! Qui se gioca a carte, semo tutti pensionati, se sta tranquilli, a meno che quarcuno nun se ‘nciocca troppo. Ma mica come la gente che viene da ‘ste parti solo pe’ fa’ festa… è tutto cambiato
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Fintecna e Cementir, a Bagnoli chi inquina non vuole pagare
Lo scorso 3 dicembre il sindaco di Napoli firmava un provvedimento con cui ordinava alla società Fintecna di provvedere entro trenta giorni alla presentazione di un progetto per la rimozione della colmata di Bagnoli e alla messa in sicurezza dell’arenile che si estende tra Coroglio e l’ex quartiere operaio. Nella stessa ordinanza veniva intimato alla Cementir di occuparsi, sempre in

La sfida del cippo e la città alla finestra
da: Repubblica Napoli del 15 gennaio Gli affannosi tentativi di un gruppo di ragazzini per sottrarre l’albero di Natale installato da un facoltoso commerciante nella Galleria Umberto si sono trasformati in una specie di tormentone delle passate feste natalizie. Come ogni anno, il grande abete della Galleria è stato preso di mira dalle bande che raccolgono la legna per il

La città delle razze, intervista a Enzo Gragnaniello
Dal n. 54 di Napoli Monitor In mezzo alla Trinità – come usa dire chi i Quartieri Spagnoli li vive quotidianamente – c’è una piccola piazzetta, uno di quei rari slarghi che ti permettono di guardare almeno una porzione di cielo e i suoi colori. Dipingevo le mie solite mostruosità su una della porte che affaccia su questa piazza quando Gianni, mio piccolo aiutante,

Rosarno, tre anni dopo
da corriereimmigrazione.it, 13 gennaio 2013 – Sono arrivate persone di ogni tipo: dall’anziana signora austriaca a un pensionato che vive al Nord, dai ragazzi volontari delle Brigate di solidarietà attiva a un’economista […]
Un fantasma diventato sgorbio: il Forum e la città che verrà
Dal n.55 (settembre/ottobre 2013) di Napoli Monitor #1 Napoli, 23 settembre 2018 – Lungomare, stazione zoologica Anthon Dohrn La gru carroponte semovente si mosse di pochi metri verso la battigia. Dalle due benne pendeva l’ultima delle vasche a tenuta stagna in cui battevano l’ombrello e agitavano i filamenti alcuni rari esemplari di Olindias phosphorica, una specie di idromedusa diffusa nel mediterraneo
Scuola diroccata, scuola occupata
Da: Repubblica Napoli del 2 gennaio I mesi autunnali si confermano periodo di agitazioni studentesche con occupazioni di scuole, cortei e lezioni autogestite. In certi anni le proteste dislocate nei tanti istituti superiori della penisola raggiungono una massa critica che attira l’attenzione dei media nazionali, con l’immancabile attribuzione di un nome collettivo che identifica il “movimento” agli occhi dell’opinione pubblica.

Chiudere i Cie: passato e futuro delle politiche per i migranti
Il 9 giugno del 2011 un provvedimento della procura disponeva il sequestro e la chiusura del CIE di Caserta. Per quasi tre mesi centinaia di rifugiati erano rimasti reclusi nell’ex caserma Andolfato di S. Maria Capua Vetere in condizioni di degrado assoluto. Dopo le prime proteste dei migranti che chiedevano di poter uscire dal loro carcere de facto, una serie di misure

Torino. Le zone d’ombra dove finiscono i rifugiati
Via Giordano Bruno s’allunga diritta verso il Sud di Torino, incastrata fra i binari che raggiungono Porta Nuova e il quartiere di Santa Rita; non lontano da qui si distende Mirafiori e quello che rimane della Fiat. Nell’area che un tempo ospitava i mercati generali è sorto il villaggio olimpico di Torino 2006: una decina di palazzine geometrili dai colori sgargianti,
Una scuola, un giornale e un elemento di disturbo
Dal n.56 /novembre – dicembre di Napoli Monitor Penso ai volti, alle situazioni, al disordine. Ai bidelli, come Pasquale che non vedeva l’ora di andare in pensione. Oppure penso a Stefano, che alla fine del laboratorio s’è portato a casa il giornale pur di completarlo, dopodiché ha ricomprato pastelli e pennarelli perché qualcuno li aveva spezzati. Ora che è passato