Da: Repubblica Napoli del 3 maggio Il termine per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari è stato rinviato, per la seconda volta, di un anno, poiché le strutture alternative, le Residenze per l’esecuzione delle misure di sicurezza, saranno pronte non prima del 2015. È stata approvata dal Senato e passa ora alla Camera la legge di conversione del decreto di proroga, e alcuni emendamenti

Il decreto carceri e le vite che attendono invano
Ci sono vite che attendono invano. Nel gennaio del 2010 l’allora ministro della Giustizia Alfano proclamò lo stato di emergenza nelle carceri, annunciando un ambizioso e costoso piano straordinario di edilizia penitenziaria che avrebbe consentito di risolvere il problema del sovraffollamento, circa ventimila detenuti in più della capienza ufficiale. Sono trascorsi oltre tre anni e ben duecentodiciannove suicidi. Ma l’emergenza è oggi

Stefano Cucchi, quante volte muore un uomo
Un giovane uomo viene arrestato, preso in consegna da un altro corpo di polizia (penitenziaria), portato in un tribunale, visitato da un medico e poi portato in un ospedale dove incontra altri medici e infermieri. Quest’uomo ha attraversato i luoghi dove si dovrebbero dare cura e giustizia e invece ha trovato lividi e violenza, ha incontrato la morte. Ma prima ancora
Misurare la crisi delle politiche sociali
Ci sono molti modi per misurare la crisi delle politiche sociali. Ne propongo uno, certo parziale, ma che non lascia spazio a molte interpretazioni. Nel 2013 la risorse statali dedicate agli interventi sociali (quelle per intenderci del Fondo nazionale politiche sociali), ammontano a 4,9 euro per abitante. Si, non avete letto male, sono quasi cinque euro. Certo si tratta di risorse

Opg, la proroga della vergogna
Da Il Manifesto del 23 marzo 2013 La proroga al 2014 del termine per la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari è un finale annunciato, non certo un colpo di scena. Ma è comunque una scelta che solleva interrogativi e proteste. Con decreto legge, approvato nell’ultimo consiglio dei ministri utile, il governo ha prorogato il termine fissato al 31 marzo 2013, “in attesa della

Aversa, per l’ultima volta all’Opg
da Il manifesto, 19 febbraio 2013 Il 31 marzo è prevista, per legge, la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari. Ma a poche settimane dal termine c’è ancora molto incertezza. Il racconto della visita in quello di Aversa. Fa un freddo che spacca le mani mentre entriamo nell’Ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa, il vecchio manicomio criminale. Qui vi sono internati sofferenti

Una mattina all’inferno
da Napoli Monitor n. 51 / Novembre 2012 Il 25 gennaio 2012 il Senato della Repubblica ha votato per la chiusura degli ospedali psichiatrici giudiziari entro il 31 marzo del 2013. È un voto storico, che se confermato alla Camera, può rappresentare un momento importante per il superamento dei manicomi giudiziari. Non è un voto casuale. È un voto che giunge dopo
Il manicomio impossibile. La lunga strada per chiudere gli Opg
Il sequestro dell’intero Ospedale psichiatrico giudiziario di Barcellona Pozzo di Gotto (ex manicomio criminale) disposto dalla commissione parlamentare di inchiesta sul servizio sanitario nazionale, presieduta da Ignazio Marino, ha rimesso il tema della chiusura degli Opg al centro dell’attenzione nazionale. Come è noto, mercoledì scorso i carabinieri dei Nas, su disposizione della Commissione, che possiede poteri analoghi al potere giudiziario, hanno

La Zantraglia e i mestieri del mare
Raccontare i mestieri del mare. Intervista a Marcello Anselmo, autore de La Zantraglia. I mestieri del mare al tempo dei container, Mesogea, 2012. La Zantraglia è un libro costruito su un registro narrativo misto, inchiesta, finzione, reportage. Perchè questa scelta “mista” e come ci sei arrivato? La ricerca su cui si basa il libro è iniziata lavorando a un documentario radiofonico per RaiRadio3 realizzato intervistando

Le responsabilità sul caso Mastrogiovanni
Il processo di primo grado per la morte di Francesco Mastrogiovanni, spirato durante una contenzione lunga quattro giorni nel reparto di psichiatria della Asl di Vallo della Lucania, si è concluso con la condanna per sei medici a pene che vanno da un minimo di due a un massimo di quattro anni e con l’assoluzione di dodici infermieri. Bisognerà attendere