Foto e testo di Gloria Pessina
Milano, sabato 20 giugno. A partire dalle 15 hanno inizio due manifestazioni per mettere in luce le gravi responsabilità della Regione Lombardia nella gestione dell’emergenza sanitaria e richiedere il commissariamento della sanità lombarda, una sotto il palazzo della Regione in via Melchiorre Gioia e l’altra in piazza Duomo. Oltre ai due presidi, a partire dalle 16 ha luogo un corteo organizzato da solidali e anticapitaliste/i da piazzale Loreto verso via Padova.
Il presidio “Vogliamo giustizia!”, ritratto nelle foto di questa galleria, è stato organizzato sotto la sede della Regione dalle Brigate Volontarie per l’Emergenza, attive a Milano e nell’area metropolitana, insieme a Camera del Non Lavoro, numerosi collettivi milanesi, la rete studentesca, ADL Cobas, CUB Sanità Milano, Milano in Movimento e molti altri. Alla “mobilitazione stanziale” hanno preso parte anche alcuni esponenti di collettivi bergamaschi, che hanno condiviso le loro testimonianze sulla gestione disastrosa dell’emergenza nel territorio più colpito della Lombardia e d’Italia. Oltre ai numerosi cartelli di denuncia, sulla strada ai piedi del palazzo della Regione è stata dipinta la scritta “CACCIAMOLI”, a caratteri cubitali. Anche i ragazzi di Fridays for Future Milano si sono uniti ai manifestanti, a conclusione della loro “Bike strike contro la regione, per la salute dell’ambiente e delle persone” iniziata in largo Cairoli alle 14.
In piazza Duomo si è svolta la manifestazione “Salviamo la Lombardia” organizzata da Milano 2030, Casa Comune, Arci Milano, Medicina Democratica, Acli Provinciali Milano Monza e Brianza, Cittadini Reattivi e altri. La piazza ha chiesto a gran voce il commissariamento della sanità lombarda, la revisione della cosiddetta “sperimentazione Maroni” (l. r. n. 23 del 2015), il radicale potenziamento del welfare e del servizio sanitario nazionale, a partire da un maggiore riconoscimento professionale del personale sanitario, medico, infermieristico e di sostegno alla salute.
Infine, il corteo “Non vogliamo tornare alla normalità” organizzato da Tilt – Voci da una società in corto circuito, è partito alle 16 da Piazzale Loreto verso via Padova per denunciare le conseguenze del capitalismo su lavoro, salute, ambiente, istruzione, politica e società. Il corteo ha manifestato contro le recenti violenze perpetrate da polizia ed esercito ai danni di lavoratori della logistica, carcerati e abitanti impoveriti e sfrattati dalle proprie case.
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