Foto di:
Jennifer Caodaglio, Torino (da 1 a 3)
Mattia Tarantino, Napoli (da 4 a 11)
Selvaggia Velo, Firenze (12)
Sara Romano, Firenze (13 e 14)
Stefano Gallo, Firenze (15)
Ignoti, Milano (da 16 a 18)
Luca Mandrile, Roma (da 19 a 22)
Benedetta Aledda, Bologna (23 e 24)
Margherita Caprilli, Bologna (25)
Hanno sfilato nella giornata di ieri tra mattina e pomeriggio, in diciotto piazze d’Italia, migliaia di persone legate all’universo scuola, nella modalità un po’ surreale della “protesta distanziata”, con tanto di mascherine e protezioni individuali. Genitori, alunni, insegnanti, personale Ata: da Torino a Trapani il comitato Priorità alla scuola ha riunito tutti, chiedendo la riapertura delle scuole per il mese di settembre, in presenza, continuità e sicurezza.
Le modalità sono state diverse in ogni città: c’è chi ha fatto lezione all’aperto, chi ha proposto interventi al microfono in strada, chi ha preparato attività e giochi con i bambini. In tutte le piazze era presente almeno uno striscione o un cartellone che riprendeva la citazione di Antonio Gramsci: “Istruitevi, perché avremo bisogno di tutta la nostra intelligenza”. Tra le proposte per una nuova scuola in presenza a partire dal prossimo autunno, l’educazione all’aperto, un allargamento ulteriore di personale tra insegnanti e amministrativi, l’utilizzo degli spazi più ampi degli edifici scolastici.
Nonostante la lettera aperta partita dal comitato fiorentino lo scorso aprile, che ha poi raccolto adesioni in tutto il paese arrivando fino a ottantacinquemila firme, il ministro Azzolina non ha mai ricevuto né risposto ai rappresentanti del comitato.
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