Dal n.59 di Napoli Monitor Il 10 giugno, con una conferenza stampa a palazzo San Giacomo, il sindaco de Magistris annuncia che il comune di Napoli sarà l’organizzatore del I Mondiale Solidale, in appoggio delle popolazioni in lotta in Brasile, che protestano contro la coppa del Mondo della Fifa. De Magistris racconta di aver preso questa decisione in maniera impulsiva

Bilanci, fatturati e investimenti. Macerie di un campionato
Difficile che il Napoli-Juve di domenica sera – vittoria meritata per gli azzurri – possa essere la gara capace, come avrebbero detto le cronache sportive di un tempo, di “riaprire il campionato”. La Juve è troppo più forte della Roma prima inseguitrice. Certo, da un po’ di tempo accusa qualche affanno, ma grazie ai suoi campioni (Tevez e Pirlo non li

A tutto campo. Come cambia il gioco del pallone
Da Repubblica Napoli del 23 marzo Una domenica mattina dello scorso febbraio. Partita del campionato di calcio di terza categoria allo stadio comunale Hugo Pratt di Scampia. Sulle gradinate, più di duecento spettatori. Alcuni, muniti di petardi e fumogeni, li accendono per festeggiare il gemellaggio tra le due squadre. Il gestore del campo, forse messo in agitazione dall’inusuale affollamento, allerta gli agenti del

Il mercato del Napoli e i tifosi del bilancio
Un difensore centrale, un terzino sinistro e un mediano. Erano questi i tre obiettivi dichiarati dalla dirigenza del Napoli e dal tecnico Benitez per il mercato invernale. Proprio Benitez a metà gennaio si esponeva dichiarando di avere garanzie del presidente su prossimi acquisti. Alla chiusura della sessione di mercato in maglia azzurra sono arrivati: un portiere di riserva per il prossimo

Marsiglia toccata e fuga
Alla pagina sedici del Dizionario del luogo comune vi è un intero paragrafo che parla di come Barcellona, Palermo, Napoli, Genova, Marsiglia, e persino Buenos Aires, siano città in fondo uguali tra loro. Il visitatore occasionale proveniente da una di queste, e di passaggio in un’altra situata su uno dei punti di questo immaginario esagono, non riesce a resistere alla tentazione di fare

Sergio Ercolano, dieci anni dopo. Cosa resta degli ultras
Il 20 settembre 2003 il Napoli è in serie B. La stagione calcistica è iniziata nella confusione generale: il “caso Catania”, riammesso alla serie cadetta dopo un ricorso al TAR, ha da qualche mese gettato nello scompiglio la Federazione e il Coni, che incapaci di sbrogliare la matassa identificano la soluzione nell’aumento del numero delle squadre, da venti a ventiquattro. È

Quartograd, il punto più bello
Difficilmente si poteva immaginare un modo più bello per vincere, anzi per pareggiare. O forse è stata solo una risposta al tiro mancino giocato dal calendario, che aveva messo di fronte all’ultima giornata del torneo il Quartograd e la Fulgor Marano, prima e seconda in classifica nel campionato di Terza categoria. Distanziate da un solo punto, le due squadre si

Plzen, il tifoso e la coppa Uefa: storia di un amore onanistico
Sono anni ormai che non faccio più l’abbonamento. Quando torno allo stadio gli amici con cui andavo fino a qualche tempo fa mi chiamano occasionale. Da quando il Napoli è tornato in Europa l’ho seguito un po’ ovunque: a Boras, freddissimo paese svedese che vide i primi due gol di Cavani con la maglia azzurra, a Villarreal, deserto e anonimo agglomerato

Mazzarri, un grande piccolo allenatore
Mazzarri non mi è mai piaciuto. Gli riconosco delle grandi capacità tecniche, non mi nascondo: è molto attento al lavoro tattico, e in particolar modo a quello difensivo; riesce a tirar fuori il meglio dalla maggior parte dei calciatori che allena; è capace di rilanciarne altri nel momento in cui questi paiono non aver più niente da dare; ha una

Italia-Spagna e il cucchiaio di Panenka
In Spagna quando un calciatore tira un rigore come quello di Pirlo all’inglese Hart nei quarti di finale o come quello di Sergio Ramos al portoghese Rui Patricio nella semifinale dell’Europeo che si chiude oggi, la gente non dice “gli ha fatto il cucchiaio” ma “l’ha tirato alla Panenka”, evocando il modo in cui il cecoslovacco Antonin Panenka risolse a