da Napoli Monitor n° 48, Aprile-Maggio 2012 Tonino era piccolo quando andarono via dalle baracche di Poggioreale. Era il penultimo di sei fratelli, cinque maschi e una femmina. Suo padre all’epoca portava l’acqua minerale a Ischia con il camion. Sua madre era una casalinga. All’inizio degli anni Sessanta la famiglia si trasferì al rione Ises di via Monterosa. L’adolescenza l’aveva trascorsa in
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Il futuro di Bagnoli e i lavoratori sulla gru
Se, come diceva Cechov, “scarpe buone e un quaderno di appunti” sono i segreti per un buon reportage, è anche vero che le “dritte” giuste agevolano il lavoro. Tanto è vero che questa mattina, quando l’orologio segnava le dieci, ero già alla Porta del parco, a Bagnoli, in attesa che arrivasse anche la notizia di giornata. La notizia era l’occupazione

L’Insula di Romeo, dubbi e convenienze
da la Repubblica Napoli, 25 maggio 2012 Fa ancora discutere l’accordo tra Romeo Gestioni Spa e comune di Napoli, contenuto in una delibera di giunta approvata a fine marzo, con l’obiettivo di estinguere i debiti dell’amministrazione nei confronti dell’azienda che gestisce il suo patrimonio immobiliare. La stessa delibera contiene, nella parte finale, l’esplicita manifestazione di interesse verso il progetto della

Il sindaco e la città: un anno con Al
A leggere con frequenza i giornali o i siti d’informazione locale da un anno a questa parte, ne viene forte l’impressione di una città divisa in due schieramenti, uno pro e uno contro il sindaco, sostenitori e detrattori, petulanti ultras arancioni e intransigenti scettici a oltranza, impegnati a interpretare ogni minimo accadimento e atto amministrativo come tassello di un mosaico

Il contratto di Ulisse e la riforma psichiatrica
E se tu preghi i compagni e gli ordini di scioglierti, essi allora ti leghino ancora di più con le corde Odissea, Canto XII Nel corso di questa legislatura (la XVI°), alla Camera dei deputati, sono stati presentate otto proposte di legge di modifica o riforma della legge 180, tutte ad iniziativa di deputati della maggioranza di centrodestra (Marinello, Guzzanti,

Pane e peperoni in salsa Lanzetta
Un giorno una professoressa che non stimavo mi disse, dall’alto non so di cosa: «Devi imparare anche a raccontare i pensieri, non solo i fatti». Ho ripensato a questa frase leggendo il nuovo libro di Peppe Lanzetta, Pane e peperoni, una vita on the road (A est dell’equatore, 2012), una raccolta di aneddoti, episodi e incontri, di fatti insomma, sempre

C’era una volta la Rai a New York
Forse le sedi Rai di Mosca e Nairobi ce l’hanno fatta, rimarranno in piedi con i loro corrispondenti. L’hanno dichiarato ieri i rappresentanti sindacali dell’Usigrai nel mezzo di una trattativa che si trascina ormai da giorni. Ancora in bilico Madrid, New Delhi, Beirut, Istanbul e Buenos Aires, vista l’approvazione di nuovi tagli milionari a corrispondenti e trasferte. Intanto è un

Avis, primo maggio a Castellammare
Castellammare di Stabia, ore 13,45. È fin troppo banale affermare che in questa città di provincia non c’è alcun primo maggio da festeggiare. I discorsi del populismo sindacale sono troppo lontani, così come i palchi delle grandi occasioni, il bagno di folla delle piazze e l’eco delle musiche dei vari concerti accompagnati dalle vuote parole dei quattro politici di turno

Bagnoli, le voci di dentro
«Affittare oggi casa a Bagnoli è un vero affare, ancora di più comprarla, credimi». Era questa la frase preferita dalla schiera di agenti immobiliari che ho incontrato negli ultimi mesi, under trenta di solito alla prima occupazione, giacca lucida o tailleur e cartellina con il logo dell’agenzia. Nessuno di loro, devo dirlo, mi ha mai mentito spudoratamente: la convenienza nell’andare
Diaz, polemiche e riflessioni mancate
Se il film Diaz, don’t clean up this blood, aveva lo scopo di “colpire”, va detto che ci riesce in pieno. E non solo perché dedica praticamente tutte le due ore di pellicola al racconto delle violenze da parte delle forze dell’ordine all’interno della scuola genovese, e alle torture di manifestanti nella caserma Bolzaneto, ma anche perché va a toccare un