Estratto dal capitolo 5. Pomigliano dopo la rivoluzione di Napoli a piena voce, annuario della redazione di Napoli Monitor pubblicato nell’ottobre 2012 da Bruno Mondadori. * * * Giovanni Sgammato ha scritto alcuni libri: “Pomigliano, ra ‘e patane all’apparecchie”, “I dodici conti pomiglianesi”, “Antichi mestieri di Pomigliano”. Dicono che le tradizioni popolari di Pomigliano camminano sulle sue gambe, che

Castellammare, il sogno (infranto) di una cosa
È uscito in periodo di campagna elettorale per le elezioni a sindaco di Castellammare di Stabia il libro del giornalista Matteo Cosenza (Il compagno Saul, Rubbettino Editore). L’autore, nato a Castellammare e ritornato in città dopo trent’anni, direttore del Quotidiano della Calabria e candidato alle scorse elezioni per una lista civica sostenuta da coloro che, oltre a vedere in lui

Napoli, estremo oriente
Dal n. 53 di Napoli Monitor Un edificio basso, circondato da cancellate alte e arrugginite, in mezzo alle palazzine. Un ingresso con le vetrate ricoperte da manifesti che riportano slogan a lettere cubitali. La “parola”, quella, appare solo in quei manifesti. Un atrio severo, muri grigi abbelliti qua e là dai cartelloni colorati. Quando sali le scale sei attratto dalle

Fare inchiesta ai tempi di cronaca
da Napoli Monitor n.53, marzo/aprile 2013 – Conoscemmo Renato Parascandolo un anno fa, in occasione della proiezione di un documentario sui contrabbandieri di sigarette a Napoli. Parascandolo è stato uno degli autori […]

Ponticelli, i ragazzi ammazzati e quelli dentro al rione
Tra San Giovanni a Teduccio, Barra e Ponticelli, negli ultimi venti giorni sono state ammazzate quattro persone. Il primo omicidio è avvenuto a San Giovanni il 12 gennaio scorso. Ciro Varrello detto Banana, ventiquattro anni. Nel luogo dell’agguato, non lontano dai laghetti, dal cimitero, dalla caserma dei carabinieri, dal centro Asterix e dalle palazzine del Bronx, c’è una panchina rivolta

Ascesa e caduta di Tony DVD
da Napoli Monitor n° 48, Aprile-Maggio 2012 Tonino era piccolo quando andarono via dalle baracche di Poggioreale. Era il penultimo di sei fratelli, cinque maschi e una femmina. Suo padre all’epoca portava l’acqua minerale a Ischia con il camion. Sua madre era una casalinga. All’inizio degli anni Sessanta la famiglia si trasferì al rione Ises di via Monterosa. L’adolescenza l’aveva trascorsa in

Avis, primo maggio a Castellammare
Castellammare di Stabia, ore 13,45. È fin troppo banale affermare che in questa città di provincia non c’è alcun primo maggio da festeggiare. I discorsi del populismo sindacale sono troppo lontani, così come i palchi delle grandi occasioni, il bagno di folla delle piazze e l’eco delle musiche dei vari concerti accompagnati dalle vuote parole dei quattro politici di turno
Agnano, un giorno alle corse
All’ippodromo di Agnano, arriviamo in tempo per assistere alle ultime due corse al trotto. L’ingresso è pieno di gente in attesa, intenta a guardare verso una parete piena di schermi con le quotazioni, i nomi dei fantini e dei cavalli. C’è chi prende appunti su fogli di carta mangiando noccioline, chi fuma nervoso e conta i pezzi da cinquanta, chi

Stabia, una vita nei cantieri navali
Gigino Schiaraiuorno è un operaio di cinquantacinque anni, nato nel vico delle Vammane, centro antico di Castellammare di Stabia. Le vammane erano quelle che un tempo facevano i parti in casa. L’anno in cui è andato in pensione è stato lo stesso in cui hanno varato l’ultima nave ai cantieri. Un giorno di tanti anni fa, suo nonno disse alla

Castellammare, i cantieri all’ancora
Castellammare di Stabia era uno dei più importanti centri di costruzioni di navi al mondo. Il cantiere è fermo da due anni e gli operai sono in cassa integrazione, in attesa di risposte per il futuro. Ieri, in occasione della presentazione del piano industriale, l’amministratore delegato di Fincantieri Bono ha sentenziato: il cantiere di Castellammare verrà chiuso. Da Napoli Monitor n. 41 ,